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Venezia, sconto sulle tasse per i residenti con figli Ca’ Farsetti inventa il “Fattore Famiglia”

Allo studio detrazioni per addizionale comunale, imposte locali e tariffe per i redditi bassi. L’assessore: «Ci proveremo»

Vera Mantengoli
2 minuti di lettura

VENEZIA. In una Venezia caratterizzata da una popolazione anziana, il Comune cercherà di aiutare i nuclei con più figli e che fanno difficoltà ad arrivare a fine mese, introducendo il “Fattore Famiglia”.



È questa una delle novità che si legge tra le quasi 300 pagine del Dup (Documento Unico di Programmazione 2019-2021) che contiene le linee guida del prossimo triennio. Così, nella parte che riguarda i «diritti sociali e le politiche della famiglia» spunta l’indicazione di intridurre «il Fattore Famiglia alle addizionali comunali, alle imposte locali e alle tariffe dei servizi, tenendo conto dei carichi familiari». In pratica, chi ha più figli e un reddito basso, dovrebbe beneficiare per primo di una riduzione di tasse».



«Per adesso si tratta di una linea guida» spiega Michele Zuin assessore al Bilancio. «Abbiamo sempre detto che uno dei nostri obiettivi è quello di ridurre le tasse e lo potremo fare quando il bilancio sarà risanato del tutto e siamo a un buon punto. Di sicuro quando lo faremo inizieremo dalle famiglie che in questi anni ci hanno perso di più, quindi dai nuclei con più figli e un reddito più basso».



Guardando i dati fotografati all’inizio del documento, la residenzialità in generale necessiterebbe di un aiuto.

Se si guarda il rapporto tra chi diventa un residente veneziano e chi invece sceglie di depennarsi dall’anagrafe, si evince un dato curioso.

Il dato naturale è che in tutto il Comune nel 2017 risulta un calo di 1.830 abitanti, ma se si va a vedere il rapporto tra quanti sono arrivati e quanti se ne sono andati, si vedrà un attivo di 1.246 persone. Come spiegarlo? Prima di tutto bisogna tenere presente che nel 2017 sono nati 1.656 bambini e deceduti 3.486 persone, con un calo appunto di 1.830 persone .

Tuttavia, nello stesso anno, sono arrivati 6.886 nuovi veneziani contro i 5.640 emigrati, con un bilancio in attivo di 1.246 abitanti in più.

Il punto è che in una città con una grande fetta di popolazione anziana, il numero di chi arriva non supera il numero di chi muore tanto che al 1 gennaio del 2017 la popolazione è di 261.905, mentre al 31 dicembre di 261.321.

I 261.321 abitanti (61.482 della Municipalità di Venezia, Murano e Burano; 20.300 di quella del Lido e Pellestrina; 88.280 di Mestre e Carpenedo; 38.988 di Chirignago e Zelarino e 28.393 di Marghera) sono 124.110 maschi e 137.211 femmine e 128.218 famiglie e 191 convivenze. Fino ai 5 anni sono 10.633; dai 6 ai 15 21.644; dai 16 ai 29 32.870; dai 30 ai 65 anni sono 127.003, mentre oltre i 65 69.171. Dal 2012 a oggi, il tasso di natalità è sceso passando da uno 0,72% del 2012 a uno 0,63% del 2016 e 2017, mentre cresce il tasso di mortalità passando dall’1,28 del 2012 all’1,33% del 2017.

Questi numeri riguardano l’intero Comune e non solo Venezia. Il tema della residenzialità rimane quindi uno di quelli più sentiti dai veneziani, in particolare dai giovani che chiedono di non doversene andare. —


 

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