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Mogliano, locazioni turistiche nelle case costruite per edilizia pubblica

A Bonisiolo la battaglia di un gruppo di residenti esasperati dagli schiamazzi ha portato alla singolare scoperta

di Matteo Marcon
2 minuti di lettura
Hli alloggi in zona Erp a Bonisolo al centrod ella polemica 

MOGLIANO. Ecco a voi il “Residence Bonisiolo”: gli alloggi invenduti della lottizzazione convenzionata in edilizia residenziale pubblica finiscono su booking.com. Il via vai costante di turisti tra le nuove villette di via D’Antona e via Biagi, a Bonisiolo, ha finito per esasperare gran parte dei residenti. Dopo oltre due anni di esposti e segnalazioni, ordinanze e sanzioni per oltre 4000 euro, gli annunci sono ancora online (con un sito dedicato) e i clienti non mancano.

Avventurandosi tra le villette ci si può imbattere in una giovane turista teutonica, oppure nel giovane “factotum” che accoglie gli ospiti e si prodiga per offrire loro un soggiorno adeguato alle aspettative. Nei vari blocchi del quartiere residenziale, almeno otto appartamenti anziché finire sul mercato immobiliare sono finiti in quello del settore turistico: vengono affittati per brevi periodi, a persone sempre diverse. «Residence Bonisiolo dà il benvenuto a chi prenota su Booking.com dal 4 set 2015» c’è scritto sulla pagina dedicata nel celebre sito di prenotazioni online.



Dopo qualche mese dall’inaugurazione sono iniziate le proteste di chi la casa l’aveva comprata per viverci. «Questa vicenda va avanti dal 2016», dice Vladimiro Segato, uno dei residenti più agguerriti, «e continua senza che vi siano provvedimenti di alcuna autorità. Ma noi non molliamo: continuiamo a chiedere giustizia, è una situazione insostenibile. Non ho comprato una casa in una zona residenziale per vivere in mezzo al via vai continuo di gente ad ogni ora».

La storia. La lottizzazione c2/23 di Bonisiolo è piuttosto recente. La convenzione edilizia stipulata nel 2005, tra il geometra Massimino Morandin e il Comune di Mogliano, destinava il 60% dell’intervento a interventi di edilizia residenziale pubblica. Due le società coinvolte: “Casier Ovest srl” e “Programma costruzioni popolari srl”. Entrambe fanno riferimento a Morandin, che risulta difficilmente reperibile. La richiesta di spiegazioni attraverso il sue “custode” ottiene un «No comment». Stando alle segnalazioni sarebbero almeno otto, distribuiti in diversi blocchi, gli appartamenti invenduti e sfruttati dal costruttore con finalità turistiche. Il 25 maggio del 2016, una ventina di residenti decide di ribellarsi e presenta una petizione al sindaco di Mogliano Carola Arena. Oggetto: “grave malessere”. Si segnalano schiamazzi notturni, incuria e si allude anche alla presenza di una “lavoratrice occasionale”.



Da quel momento inizia una seconda odissea burocratica: la polizia locale dopo un mese attesta la piena legittimità e rimanda al «competente Servizio Edilizia del II Settore del Comune». Solo un anno dopo, a maggio 2017, su secondo esposto, le verifiche di congruità tra la destinazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e l’uso a fini turistici, rimbalzano prima dal Comune alla Regione e infine alla Provincia. Con che esito? Ad oggi il via vai di turisti non si è fermato, ma, assicurano in Comune, le indagini continuano.

«La Regione», dice il Comune, «ha confermato l’incompatibilità. Da qui hanno avuto origine le ordinanze comunali di cessazione attività». Nell’agosto 2017, la Provincia ha cancellato l’accreditamento della struttura al Sistema informativo turistico regionale. A marzo 2018 entra di nuovo in campo la polizia locale e riscontra che gli otto appartamenti sono ancora attivi come locazioni turistiche. «Sono state elevate sanzioni per oltre 4mila euro», spiega il Comune, «L'attività di accertamento giuridico-amministrativa con altri enti non è ancora conclusa».

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