Biasuzzi: «Turismo tutto l’anno a Caorle»
Il patron del villaggio San Francesco chiede più eventi. L’assessore Caner: puntare su altri mercati

CAORLE. Un intero territorio costiero che guarda in sinergia ai mercati internazionali, puntando sull’innovazione e la promozione. È questo l’obiettivo dichiarato ieri alla presentazione della stagione turistica 2018 del villaggio San Francesco di Duna Verde, che per l’occasione ha riunito attorno ad un tavolo l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, l’assessore allo sport di Caorle, Giuseppe Boatto, Fabio Biasuzzi, del gruppo Biasuzzi Divisione Turismo e il direttore del villaggio Andrea Camozzi. Assieme a loro anche Paolo Meneghini, tra gli organizzatori del campionato di moto d’acqua Alpe Adria Tour, in questi giorni proprio a Caorle. Un evento importante che rappresenta l’emblema di come si può anticipare la stagione con nuovi appuntamenti di forte richiamo. Ma la sfida è rappresentata dal domani.
«Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia», ha detto l’assessore regionale Federico Caner, «e ogni anno cresciamo del 5%. Per continuare con questo trend dobbiamo guardare con forza ai mercati internazionali, promuovendo tutto il territorio e puntando sul turismo ambientale e sostenibile, mostrando le nostre bellezze e comunicando emozioni. Poi si deve destagionalizzare, creando iniziative, una dopo l’altra». A Caorle il tema degli eventi è uno dei punti di forza per cercare di creare indotto non solo nel periodo estivo. «La stagionalità deve essere anticipata e posticipata», ha spiegato l’assessore comunale Giuseppe Boatto, «e per farlo stiamo puntando sulle collaborazioni con il territorio e con nuovi eventi, come il campionato di moto d’acqua o il torneo di calcio che a breve partirà a Caorle coinvolgendo 64 squadre. Poi se le scuole iniziassero attorno al 20 settembre sarebbe sicuramente meglio». Il Veneto nel 2017 ha registrato oltre 64milioni di presenze, di cui un 18% a Venezia e un 7% a Caorle, che se si somma a Jesolo e Bibione arriva ad un 26%. «Il turismo tradizionale deve convivere con quello innovativo», ha dettoCaner, «per continuare a crescere non dobbiamo sederci sugli allori ma spingere sull’aspetto degli eventi innovativi. Senza dimenticare il turismo accessibile, che per noi è una questione prima di tutto di civiltà». Soddisfazione è stata espressa da Fabio Biasuzzi, che con il gruppo gestisce anche un villaggio in Croazia. «La nostra è una passione iniziata nel 1965», ha concluso Biasuzzi, «che ci sta dando tante soddisfazioni. Per tenere una struttura aperta tutto l’anno c’è bisogno di eventi, strutture, infrastrutture e nuovi servizi. Perché quando si apre un centro vacanze tutto deve essere usufruibile al cento per cento».
Alessio Conforti
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