La minoranza boccia la rotatoria
Portogruaro. Opposizione compatta contro l’intervento in Borgo: «Costa troppo e non serve»
di Mattia Nicolò Scavo
PORTOGRUARO . Fa discutere sempre di più la rotonda prevista all’incrocio tra Borgo San Giovanni e Via Fondaco che non convince.
Secondo le nuove stime, la spesa ammonterà a oltre 400 mila euro per la costruzione dell’intersezione a raso. I lavori dopo numerosi ritardi dovrebbero iniziare a breve. Sono stati affidati alla ditta Battistella Spa di Pasiano di Pordenone per 223 mila euro; inoltre nei giorni scorsi il comune ha provveduto a spostare l’edicola di qualche metro in via Fondaco. L’opera doveva già essere completata nel giugno 2017, ma la non disponibilità del comune delle aree su cui essa deve sorgere ne ha slittato la realizzazione, oltre al dibattito con la Soprintendenza la quale aveva manifestato delle criticità al progetto, che perciò è stato rivisto.
La minoranza ha espresso all’unisono la piena contrarietà alla rotonda, giudicata troppo costosa a fronte dell’impatto sul piano urbanistico e di un aggravio sul traffico. «È una questione di buonsenso», ha commentato il consigliere comunale del Gruppo Misto Paolo Scarpa. «Non si può pensare di risolvere il problema della viabilità costruendo una rotonda da mezzo milione di euro, che non ovvierà a niente e anzi creerà nuovi disagi al traffico, aggiungendo la terza rotatoria in meno di 500 metri; occorre invece rivisitare la viabilità del centro storico per il futuro non solo in vista dei cittadini portogruaresi, ma anche dei turisti. È indispensabile agire in questa direzione per aggiustare i cosiddetti “punti neri” , magari pensando con un tavolo di confronto alla realizzazione di un ring».
«Non si può liberalizzare il traffico, bisogna piuttosto tutelare un centro storico di pregio», ha detto il capogruppo del Centrosinistra Marco Terenzi. «Siamo contrari alla filosofia dell’intervento, con una spesa onerosa e senza un piano del traffico approfondito in maniera sistematica. La giunta Senatore doveva procedere prima in via sperimentale, oltre a portare la documentazione adeguata in commissione». «La ragone per la rotonda di San Giovanni è datato», sostiene il consigliere del Movimento 5 Stelle Claudio Fagotto. «l’opera non è importante per Portogruaro, ma sarà senz’altro impattante dato che non è stata fatta alcuna prova di funzionamento effettivo. La soluzione al problema della viabilità poteva prevedere di proseguire da Sant’Agnese in via Manin senza possibilità di svolta a sinistra per entrare in centro, consentendolo invece girandosi alla rotonda di Viale Trieste e tornando indietro accendendo così a Borgo San Giovanni». I gruppi consiliari, quindi, chiedono in coro di bloccare l’ intervento per non rischiare di sprecare una cifra elevata senza una reale risoluzione del problema, rimanendo alla fine solo con una bella e pregevole opera pubblica.
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