Cerimonia il Primo maggio al Teatro Toniolo di Mestre per premiare 77 lavoratori
Il vice prefetto Sebastiano Cento: "Queste persone hanno messo in pratica la Costituzione e concorso al progresso della nostra società"

MESTRE. Si sono distinti nel loro lavoro, attuando con serietà i principi della Costituzione, ora il passo successivo è quello di trasmetterli ai più giovani. Come ogni anno, il Primo maggio si è tenuta la cerimonia della consegna delle Stelle al Merito del Lavoro che nel 2018 è stata assegnata a 77 lavoratori e lavoratrici.
Nella provincia di Venezia sono cinque le persone che hanno ottenuto il riconoscimento:
Eddi Cecchinato di Stra del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta:
Bianca Maria Fattori di Noale delle Ferrovie dello Stato Italiano:
Mauro Longhi di MEstre delle Poste Italiane:
Stefano Renier di Superjet International Spa di Tessera:
Vittorino Serra del Centro Ricambi due Srl di Portogruaro:
Vittorio Tolomio di Leonardo spa di Tessera:
La Stella al Merito è stata consegnata da Cento, da Stefano Marconi, capo dell'Ispettorato Interegionale del Lavoro, da Erminio Gambato, console regionale dei Maestri del Lavoro e da Ermelinda Damiano, presidente del consiglio comunale.
Cento ha sottolienato l'importanza della Costituzione, Marconi ha spiegato il valore della Stella e Gambato ha lanciato una nuova proposta: "Fate brillare la vostra stella nella scuola", proponendo a chi ha ottenuto il riconoscimento di partecipare alle iniziative di alternanza scuola lavoro per trasmettere i valori del lavoro e della Costituzione.
"Sono molto contenta perché ho trascorso una vita nelle Ferrovie e ancora oggi amo questo lavoro" ha racconta Bianca MAria, 64 anni, originaria di Roma, ma ormai residente a Noale da decenni "Quello che mi ha dato più soddisfazione nel lavoro è stato aiutare i disabili e i treni Unitalsi dei pellegrinaggi a viaggiare. Sono viaggi impegnativi da organizzare, ma poi quando vedi che anche chi ha più difficoltà riesce a prendere un treno e a raggiungere la meta che vuole, si prova una grande gioia. Per me il lavoro è tutto, sono felice quando lavoro e quando posso relazionarmi agli altri. Non ho mai contato le mie ore di lavoro e questo riconoscimento mi fa molto piacere perché vuol dire che i superiori, anche se magari non ti dicono nulla, vedono come svolgi il tuo mestiere e sanno gratificarti".
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