Auto contro un muretto perde la vita a 27 anni
Diego Rampazzo rientrava da un concerto. Fidanzata in prognosi riservata
di Alessandro Abbadir
PIANIGA. Torna a casa con la fidanzata da un concerto a Verona, sbanda, si schianta con l’auto addosso al muretto di cemento di un fossato e muore sul colpo. È la terribile fine di Diego Rampazzo, un giovane idraulico di 27 anni residente a Fiesso d’Artico, che ha perso la vita ieri notte in un incidente sulla statale 515 Noalese a Mellaredo di Pianiga, a ridosso del distributore di benzina Repsol. L’incidente è avvenuto verso le 2.15 quando il giovane, che era alla guida della sua Volvo V 40, aveva appena accompagnato a casa a Caselle di Santa Maria di Sala la sorella della fidanzata Giovanna e il suo compagno con cui aveva passato in allegria la serata a Verona per il concerto con Max Pezzali, Nek e Francesco Renga. Si era diretto quindi verso Mellaredo dove abita la fidanzata. Improvvisamente, per motivi ancora da chiarire, l’auto del giovane di Fiesso è sbandata a qualche centinaio di metri dalla casa della fidanzata, all’altezza del civico 109 di via Noalese, ed è finita nel fossato che delimita la corsia opposta centrando un muretto di cemento.
Terribile lo schianto. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi dagli automobilisti in transito e dai residenti. Dentro l’auto accartocciata c’erano infatti Diego alla guida, e, sul sedile posteriore, la giovane fidanzata di 25 anni che è rimasta ferita gravemente. Lo schianto dell’auto contro il muretto di cemento è stato talmente forte che ha svegliato alcuni residenti. Nella fuoriuscita autonoma non stati coinvolti altri veicoli. «Abbiamo sentito», spiegano alcuni membri della famiglia Bonomo che abitano in via Noalese, «un gran botto, dopo qualche minuto siamo usciti e abbiamo visto un gran fumo. Abbiamo subito capito che era successo qualcosa di grave».
In pochissimo tempo sono arrivati i soccorsi dall’ospedale di Dolo e di Mestre, mentre per cercare di estrarre Diego e la fidanzata dall’auto semirovesciata e distrutta all’interno del fossato, sono intervenuti i pompieri dalla caserma di Mira. Sul posto anche i carabinieri della Tenenza di Dolo. I soccorsi medici non hanno potuto che constatare la morte di Diego Rampazzo. Troppo gravi erano stati i traumi patiti nello schianto. La ragazza invece che stava con lui, è stata estratta viva dalle lamiere e portata all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Qui gli sono stati riscontrati gravi traumi ed è stata operata nella notte per stabilizzare in quadro clinico. Ora si trova nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata. Per capire se è fuori pericolo bisognerà attendere qualche giorno.
La salma del giovane idraulico invece è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Dolo, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, che potrebbe disporre anche un’autopsia per far luce sull’accaduto. La Noalese è stata interdetta al transito per il tempo necessario ai soccorsi, dopodiché è stato istituito un senso unico alternato per procedere alla rimozione dell’auto nel fossato. La viabilità è tornata alla normalità verso le 4 del mattino. La Volvo V 40 è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e si trova nella carrozzeria Franco Bruno di Stra. Diego Rampazzo, che abitava a Fiesso D’Artico in via Mazzini, lascia la mamma Michela, il papà Franco e la fidanzata Giovanna.
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