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Il trasloco della concessionaria scatena la protesta di Scano

Nuova sede della concessionaria Mercedes Benz della ditta Carraro Spa, il Movimento 5 Stelle va all’attacco dell’assessore Massimiliano De Martin.Il trasferimento dell’attività che si trova...

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Nuova sede della concessionaria Mercedes Benz della ditta Carraro Spa, il Movimento 5 Stelle va all’attacco dell’assessore Massimiliano De Martin.

Il trasferimento dell’attività che si trova attualmente in via Martiri della Libertà, a ridosso del Terraglio, è stato approvato in consiglio comunale, ma il consigliere M5s Davide Scano promette di dare battaglia all’operazione, sensibilizzando i residenti con un volantinaggio, lanciando un video che sarà presto online nel quale denuncia una per una tutte le criticità e i punti oscuri e segnalando alla Regione il procedimento, che a suo avviso va annullato. Infine annuncia un ricorso al Ministero dei Trasporti per i problemi relativi alla viabilità. La concessionaria realizzerà un nuovo punto vendita in un terreno agricolo a due passi dell’incrocio di via Porto di Cavergnago e la regionale 14, a sud dell’intersezione, in un lotto di oltre 17mila metri quadri. Scano elenca le motivazioni del no. «Non ci sono i presupposti di legge per attuare quest’operazione» spiega, «per questo ho presentato richiesta alla Direzione urbanistica regionale di verificare se è stata applicata correttamente la normativa in merito al trasferimento dell’attività. Il nostro Piano regolatore abbonda di aree produttive da recuperare, quindi non era congruo fare ricorso a una variante per trasformare un’area in parte residenziale, 3 mila metri quadri residenziali e il restante artigianale. A nostro avviso esiste una scelta politica deprecabile e contestabile, che consente di realizzare una concessionaria con tanto di officina per mezzi pesanti in un’area verde usata come suolo agricolo, un terreno non inquinato e ancora libero». Il consigliere prosegue a spiegare: «La viabilità: si appesantisce un incrocio tra i più pericolosi dove sono in corso i lavori per renderlo più sicuro». Prosegue: «Questa è urbanistica à la carte, si fa quello che si vuole dove si vuole, sprecando suolo e lasciando un ennesimo possibile buco nero, perché il capannone che lasceranno vuoto diventerà uno dei tanti della città quando ce n’erano una infinità da recuperare». L’area in questione è di proprietà di Andrea Mevorach e del Fondo Lucrezio, fa sapere Scano, il progetto è dello studio Saico Ingegneria. (m.a.)

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