Città del Mediterraneo unite per farsi sentire
Il Gruppo 25Aprile incontra sei associazioni per confrontarsi su turismo e residenzialità
Le associazioni del Mediterraneo si uniscono per affrontare insieme le difficoltà dei reciproci territori.
Il Gruppo 25 Aprile e l’associazione San Giacomo di Corfù hanno organizzato un convegno il 13 aprile alle 14.30 con le associazioni di sei città (Rodi, Santorini, Dubrovnik, Corfù, Pafos e Venezia) del Mediterraneo che si ritrovano ad affrontare gli stessi problemi, in primis quello delle masse turistiche e dello spopolamento dei residenti.
L’incontro, in programma nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, sarà anche l’occasione per illustrare i dati di un sondaggio, somministrato dal Gruppo 25 Aprile, per capire quali sono i problemi che le associazioni percepiscono come più urgenti. I primi dati, arrivati ieri, sono proprio sulla residenzialità e riguardano Venezia (82 mila abitanti con 53 mila posti letto), Dubrovnik (42 mila abitanti e 32 mila posti letto), Rodi (115 mila abitanti e 90 mila posti letto), Corfù (112 mila abitanti e 92 mila posti letto), Pafos di Cipro (35 mila abitanti e 25 mila posti letto).
I numeri di Ragusa, sito Unesco, fanno subito capire qual è il problema: negli ultimi nove anni la città ha visto un calo del 42,2% della popolazione residente e un incremento dei posti letto a uso turistico, passati da 16.667 a 32 mila. I residenti di Ragusa sono 1557, nove anni fa 2700. Venezia di questo calo ne sa qualcosa.
«Sommando le cinque città abbiamo 386 mila residenti e 292 posti letto e 90 milioni di presenza turistiche all’anno, inclusi gli escursionisti» afferma il portavoce Marco Gasparinetti «Abbiamo avuto oltre cento richieste di partecipazione. Considerando che sarà tutto in inglese ci sembra un risultato molto positivo. Le associazioni che si propongono come portatrici di interesse rispetto all’Unesco, al Consiglio d’Europa e all’Unione Europea».
L’ambasciatore Gianpaolo Scarante, presidente dell’Ateneo, aprirà il convegno, in cui parleranno i portavoce delle associazioni, moderati da Gasparinetti.
A fine giornata Georges Stavros Kremlis, direttore onorario Commissione europea, tirerà le conclusioni per poi dare voce a Corfù che rivelerà il prossimo appuntamento. (v.m.)
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