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Addio a Coin Venezia, occupazione simbolica dei dipendenti

I 90 addetti alle vendite sono entrati senza prestare servizio dopo l'arrivo degli ufficiali giudiziari. Martedì 20 la decisione del giudice dopo che i proprietari dell'immobile (la stessa famiglia Coin) hanno aumentato il canone d'affitto da 590 mila euro a 3 milioni annui

Manuela Pivato
1 minuto di lettura

VENEZIA. Due ore di "occupazione" pacifica contro la chiusura di Coin Excelsior, il grande megastore aperto  da 70 anni alle spalle di Rialto.

Una posizione che per decenni è stata strategica ma che ora, con l'apertura del T Fondaco, il nuovo megastore del lusso al Fontego dei Tedeschi, cioè a un metro da Coin, appare compromessa.

Questa mattina, dalle 10 alle 12, i novanta dipendenti che rischiano il posto di lavoro sono entrati nello store di Rialto, ma senza prestare servizio. L'azienda ha quindi deciso di chiudere il negozio.

La protesta arriva alla vigilia dell'udienza del Tribunale civile che martedì mattina deciderà se concedere o meno la proroga dell'affitto per altri sei o dodici mesi.

Il tutto dopo che, nei giorni scorsi, gli ufficiali giudiziari avevano notificato a Coin srl lo sgombero dei locali da parte della porprietà, la Drizzly srl di Paola Coin.

Oggetto della contesa, che pare insanabile, il canone di locazione, passato da 590 mila euro a 3 milioni annui.

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