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Multe ad autisti stranieri: un milione in più al Comune

Aumentano gli introiti dalle sanzioni per infrazioni stradali. Ma contro il degrado è tutto bloccato

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MESTRE. "L’autista straniero che pensa di infrangere il codice della strada nel Comune di Venezia e di non pagare la multa non potrà più farla franca". Almeno così assicura lo stesso Comune secondo cui la sperimentazione, messa in atto già nel 2017, si consolida nel 2018: Venis Spa è stata incaricata di gestire il sistema informativo delle sanzioni amministrative, fra cui i verbali notificati all’estero e non pagati nell’ambito delle procedure sanzionatorie amministrative. Secondo i dati del Comune, infatti, si è riusciti a riscuotere un milione in più rispetto all'anno precedente.
 
«Grazie a questa attività – commenta l’assessore al Bilancio e alle Società partecipate Michele Zuin – siamo riusciti a riscuotere nel 2017 un milione di euro in più dalle sanzioni rilevate ad autisti stranieri. Un numero in significativo aumento se lo paragoniamo a quello degli anni precedenti».
 
“Nel corso dello scorso anno – commenta il comandante dei vigili, Marco Agostini – la sperimentazione del sistema di recupero delle sanzioni amministrative ha gestito, tra le altre cose, 311.355 verbali di cui 65.291 multe elevate ad autisti stranieri. La quasi totalità di queste sono state rilevate da sistemi come autovelox, T-red o altri portali e questo rende più difficoltosa la notifica. Ora con questo nuovo meccanismo che permette anche il pagamento on line all’indirizzo http://www.egov.comune.venezia.it/contravvenzioni/ siamo riusciti, nonostante le procedure con i Paesi dell’estero siano complesse, ad avere i primi risultati. La nostra speranza è che, almeno con i 27 Paesi Ue si riesca ad arrivare ad un accordo comune per gestire in maniera uniforme anche le sanzioni amministrative. Non è più possibile che all’interno della Comunità europea sia sufficiente in alcuni casi notificare la multa con una semplice raccomandata, e in altri casi, doversi appoggiare alla polizia del luogo che provvederà lei stessa a trasmettere la sanzione allungando così le procedure burocratiche».
«Nello specifico, spiega Alessandra Poggiani, direttore generale di Venis, la gestione dematerializzata delle sanzioni permette un maggior controllo, oltre all’utilizzo di partner specializzati al recupero dei crediti pendenti anche fuori dal territorio italiano. Un altro esempio di come l’informatica sia concretamente uno strumento utile all’efficacia amministrativa della città».
 
Questo, almeno, per quanto riguarda le multe per violazioni al codice della strada. Tutt’altro discorso, invece, per le multe ai chi non rispetta tutti gli altri regolamenti, compresi quelli del decoro. Chi li infrange, come gli scatenati che si tuffano dai ponti, che fanno sesso sugli imbarcaderi o che girano nudi per le calli, infatti, non rischiano nulla. Lo stesso questore, Vito Gagliardi, l’aveva fatto notare: “Se vogliamo combattere buona parte del degrado basta fare pagare subito le multe, altrimenti...»
 
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