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«Uno spazio della nuova casa della pesca riservato alle associazioni ambientaliste»

CAVALLINO. «Quando venne presentato il progetto della Casa della Pesca in Regione decidemmo in accordo con le rappresentanze dei pescatori che sarebbe stato riservato uno spazio per le associazioni...

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CAVALLINO. «Quando venne presentato il progetto della Casa della Pesca in Regione decidemmo in accordo con le rappresentanze dei pescatori che sarebbe stato riservato uno spazio per le associazioni ambientaliste. Sicuramente l’amministrazione comunale terrà in considerazione questa postilla». Interviene l’ex assessore Mirco Bodi dell’allora giunta Orazio che seguì in prima persona l’iter per la riconversione in struttura dedicata al settore della pesca dell’ex casa della bonifica di Lio Grando. Ma ne rivendica la paternità ricostruendone l’iter l’ex sindaco Claudio Orazio. «A ottobre 2014 la Regione pubblicò il bando», ricorda, «ma fu a novembre 2014 che come sindaco, di concerto con l’assessore Bodi, feci richiesta alla Regione per finanziare l’intervento di restauro dell’edificio che avevamo nel frattempo richiesto al Demanio, per ospitare imprese o cooperative della pesca e associazioni ambientali. Nel dicembre dello stesso anno: la Regione accolse la domanda» . «Abbiamo spinto le varie cooperative a consorziarsi», chiarisce la sindaco Roberta Nesto, «ora che la casa della pesca, pronta per l’estate, verrà gestita dalla CT Servizi. Ospiterà una serie di attività legate alla lavorazione e preparazione del prodotto ittico. Abbiamo proposto alla categoria la possibilità di sviluppare un marchio comune legato alla certificazione e qualità del prodotto ittico di Cavallino-Treporti». (f.ma.)

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