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Inseguimento per le strade, bloccato giostraio

Arrestato un ventisettenne che non si è fermato all’alt dei carabinieri, condannato a 8 mesi

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MOGLIANO. Non si ferma all’alt dei carabinieri e scappa. Il piccolo inseguimento finisce quando, ad un incrocio, il fuggitivo va a sbattere contro un’altra macchina ferma in attesa di passare. A questo punto i militari dell’Arma riescono ad arrestare un ventisettenne per resistenza a pubblico ufficiale e a denunciare una ventottenne, entrambi nomadi.

L’uomo è comparso ieri di fronte al giudice per il processo per direttissima durante il quale è stato condannato a otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.

I fatti risalgono al primo pomeriggio di venerdì quando la coppia, a bordo di una Citroen C2, sulla quale gravava un provvedimento di sequestro ed era senza assicurazione. Proprio per questo motivo, quando hanno visto che c’era un posto di blocco dei carabinieri, non si sono fermati all’alt e hanno provato a scappare per le strade di Mogliano. I militari sono quindi immediatamente risaliti a bordo della loro macchina per mettersi all’inseguimento del fuggitivo che si stava allontanando a grande velocità.

Sono stati secondi ad alta tensione, fino a quando la corsa dei fuggitivi non si è interrotta contro un’automobile che era ferma in sosta ad un incrocio. A quel punto i carabinieri, che non avevano mai perso di vista la coppia in fuga, sono scesi dalla loro macchina e sono riusciti a bloccare il conducente della Citroen. Si trattava di un giostraio di 27 anni che veniva tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, oltre a viaggiare su una macchina sulla quale gravava un provvedimento di sequestro e priva di assicurazione, alla vista di un posto di blocco dei carabinieri era scappato. Insieme a lui veniva denunciata una giovane nomade M.E. di 28 anni, domiciliata ad Eraclea, che si trovava all’interno dell’auto fuggita. L’uomo, ieri mattina, è comparso davanti al Tribunale che lo ha condannato a 8 mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.

Questa vicenda segue, a distanza di poche settimane, altri due spericolati inseguimenti di auto rubate. È successo nell’arco di appena 24 ore nell’hinterland di Treviso. Uno ad Israna, conclusosi con la fuga dei banditi nei campi, l’altro a Mignagola, con l’arresto di un 32enne per resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione e la denuncia della compagna di 27 anni, che era con lui, per concorso in ricettazione. L’inseguimento, ad alta velocità, sI era sviluppato per le strade di campagna tra Ospedaletto ed Istrana.

Fortunatamente, nessuno si era fatto male. Il rischio era che i ladri, disposti a tutto pur di sfuggire alla pattuglia dell’Arma, si scontrassero con qualche altra auto in transito.(g.b.)



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