MOGLIANO. Al posto del digiuno quaresimale a base di pesce nel menu della mensa scolastica spunta il pollo in stile etnico: sembrerà un dettaglio ma è bastata questa scelta gastronomica, in programma per il prossimo venerdì 16 marzo, per aizzare la polemica.

I genitori più legati alla tradizione non hanno gradito e la politica ha acceso la miccia dello scontro. Per chi non lo ricorda: i venerdì di Quaresima rientrano nei cosiddetti “giorni di magro” del cattolicesimo, i precetti canonici prescrivono l’astinenza dalle carni. Nelle primarie di Mogliano chi intenda far rispettare rigorosamente queste regole dovrà accontentarsi del pane comune e della frutta. Alternative non ce ne sono: «Basterebbe un po’di merluzzo», commenta il consigliere di opposizione Giovanni Azzolini, «non chiediamo tanto, ma questa scelta della direzione didattica moglianese e dell’assessore alla scuola ci sembra proprio una provocazione». Cosa troveranno nel piatto gli alunni fra sette giorni? Stando al menu anticipato da Serenissima il servizio di refezione proporrà, come piatto unico, la pietanza tipica del Senegal: “Pollo Yassa”. Il pennuto è accompagnato da riso, verdure e spezie (senape e paprika). Nella cattolicissima regione del Veneto si può infrangere la regola del digiuno quaresimale? Nella “rossa” Mogliano pare che per molti genitori non sia affatto un problema. Quelli più affezionati alla tradizione invece si sono rivolti all’ex sindaco esprimendo disappunto. Azzolini coglie al balzo: «Questa decisione gastronomica è del tutto discutibile, ma non mi sorprende» commenta il consigliere comunale «arriva proprio da una giunta e da una direzione scolastica dove sventolano ancora le bandiere rosse. Per noi è una questione di tradizione, più che di religione: se gli alunni devono mangiare a scuola e non sono in famiglia almeno che vengano rispettate queste tradizioni». Ironia della sorte, il giorno prima, tra i secondi, il menu comprende un hamburger di pesce. Basterebbe invertire e sarebbe tutto risolto. Si riuscirà? (m.m.)