La centralina dell’Arpav arriva in via Sant’Andrea
NOALE. Al via la terza e l’ultima fase invernale per monitorare l’aria del centro di Noale. Da ieri, infatti, è partita la campagna di Arpav per analizzare nei prossimi trenta giorni i livelli di...
NOALE. Al via la terza e l’ultima fase invernale per monitorare l’aria del centro di Noale. Da ieri, infatti, è partita la campagna di Arpav per analizzare nei prossimi trenta giorni i livelli di Pm10 in via Sant’Andrea, nella zona dell’ospedale. Il primo dei tre monitoraggi della stagione fredda si era tenuto da inizio novembre ai primi giorni di dicembre e si è controllata l’area attorno alla scuola media statale di via Vivaldi. Dopo c’è stato un mese di stop e si è ripreso a gennaio, stavolta con la centralina spostata all’incrocio di Palazzo della Loggia, proprio sulla Noalese, a cavallo tra le piazze Castello e XX Settembre, punto di grande passaggio sulla direttrice Treviso-Padova.
E ora, da metà febbraio allo stesso periodo di marzo, appunto, in un’altra strada molto sfruttata dagli automobilisti e che collega la Noalese a via dei Novale. Dunque a fine inverno si avrà un quadro più chiaro di cosa i noalesi respirano in attesa di analizzare l’aria pure in estate, in modo da poter fare dei riscontri più dettagliati possibili: infatti ci saranno altri controlli fa eseguire tra maggio e agosto prossimi. Al termine della campagna di monitoraggio, i tecnici Arpav prepareranno una relazione con i dati rilevati e trarranno le conclusioni sulla situazione della qualità dell’aria della città dei Tempesta.
Non appena disponibile, il documento sarà pubblicato sul sito della stessa Arpav nella sezione dedicata del Dipartimento Provinciale di competenza. Il costo dei monitoraggi è di 10.640 euro. Per Noale, e tutto il suo centro, questo progetto è significativo; una decina d’anni fa, le zone attorno alle piazze Castello e XX Settembre presentavano livelli di polveri sottili molto elevate. C’erano giorni in cui i 50 microgrammi al metrocubo, il limite fissato dalla legge, era superato fino a quattro volte, presentando una situazione più grave rispetto ad altre grandi città italiane. Erano gli anni dove il monitoraggio era costante, quotidiano e avevano scoperto come la Noalese e il cosiddetto “incontro delle quattro strade”, avessero un livello molto alto di smog.
Poi, la successiva costruzione della variante alla Noalese, da via Mestrina a via Pacinotti, ha consentito di eliminare dalla regionale gran parte del traffico pesante e ora il Comune, con Arpav, vuole capire lo stato di salute dell’area storica medievale e non solo.
Alessandro Ragazzo
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