Attivati i due nuovi autovelox pioggia di critiche su don Vena
Bibione. Automobilisti molto prudenti ieri sulla regionale 74 al di sotto del limite di 90 chilometri orari Il sacerdote difende la scelta di chiedere la confessione a chi prende le multe per eccesso di velocità
di Rosario Padovano
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BIBIONE. Automobilisti molto prudenti ieri sulla Sr 74, lo stradone di Bibione: era il primo giorno con i due nuovi autovelox accesi sui tratti in cui vige il limite di 90 chilometri all’ora. La velocità media si è attestata sugli 80 chilometri orari. Oggi la polizia locale fornirà i dati sul numero preciso delle prime multe. Tanta prudenza alla guida dipende certo dalla presenza degli autovelox ma non è passata inosservata la presa di posizione di don Andrea Vena, che aveva lodato il ricorso ai velox.
Peccato grave. Il sacerdote non si cura delle pesanti critiche ricevute sul web. «Ognuno risponde alla propria coscienza», ha detto, «la vita è un dono di Dio e metterla in pericolo in auto è un peccato per il quale si deve chiedere perdono. Allo stesso modo dovremmo confessare abitudini sbagliate anche in tema di inquinamento o gioco d’azzardo. Il ragionamento vale sempre, e per ogni trasgressione».
Incassi reinvestiti. Il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto, lui stesso comandante in aspettativa a Morsano, nel pordenonese intende rispettare l’articolo 208 del Codice della Strada sul reinvestimento degli incassi. «Spero che in pochi vengano multati», dice, «molti automobilisti hanno già diminuito la velocit. Investiremo gli incassi per mettere in sicurezza le strade ed eliminare gli incroci più pericolosi. Agevoleremo le fasce deboli». In base a una convenzione con Veneto Strade, proprietaria della via di comunicazione, il Comune di San Michele incasserà parte dei proventi delle contravvenzioni per cinque anni.
Opposizioni all’attacco. «Il Comune per i due autovelox fissi paga un canone giornaliero di 183 euro». Lo sostiene un altro agente di polizia locale, Giorgio Vizzon, consigliere comunale di minoranza della lista omonima, responsabile del settore infortunistica a Lignano. «Il Comune paga 183 euro al giorno, 66mila circa all’anno, per l’affitto degli autovelox a una ditta di Ceccano (Frosinone) la Traffic Tech srl», ha scoperto Vizzon, «per ogni infrazione accertata, poi, il Comune dovrà corrispondere all’azienda 18 euro a verbale, e in più deve sostenere le spese di spedizione dei bollettini nelle case dei trasgressori. Sarà un salasso».
Polemiche furiose. Si prefigura anche a San Michele, dunque, uno scenario fatto di polemiche continue, come sta accadendo a San Stino e nella trevigiana Motta di Livenza. In territorio di San Stino sono state staccate da ottobre 2017 più di 10.500. Un professore ha rimediato 20 multe in 15 giorni; e un automobilista di Torre di Mosto con le copie delle contravvenzioni, a dicembre, aveva addobbato l’albero di Natale. Sulla Postumia a Motta molti portogruaresi hanno superato l’identico limite sull’incrocio di Capitello Tre Ponti, ricevendo copia della sanzione a casa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Peccato grave. Il sacerdote non si cura delle pesanti critiche ricevute sul web. «Ognuno risponde alla propria coscienza», ha detto, «la vita è un dono di Dio e metterla in pericolo in auto è un peccato per il quale si deve chiedere perdono. Allo stesso modo dovremmo confessare abitudini sbagliate anche in tema di inquinamento o gioco d’azzardo. Il ragionamento vale sempre, e per ogni trasgressione».
Incassi reinvestiti. Il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto, lui stesso comandante in aspettativa a Morsano, nel pordenonese intende rispettare l’articolo 208 del Codice della Strada sul reinvestimento degli incassi. «Spero che in pochi vengano multati», dice, «molti automobilisti hanno già diminuito la velocit. Investiremo gli incassi per mettere in sicurezza le strade ed eliminare gli incroci più pericolosi. Agevoleremo le fasce deboli». In base a una convenzione con Veneto Strade, proprietaria della via di comunicazione, il Comune di San Michele incasserà parte dei proventi delle contravvenzioni per cinque anni.
Opposizioni all’attacco. «Il Comune per i due autovelox fissi paga un canone giornaliero di 183 euro». Lo sostiene un altro agente di polizia locale, Giorgio Vizzon, consigliere comunale di minoranza della lista omonima, responsabile del settore infortunistica a Lignano. «Il Comune paga 183 euro al giorno, 66mila circa all’anno, per l’affitto degli autovelox a una ditta di Ceccano (Frosinone) la Traffic Tech srl», ha scoperto Vizzon, «per ogni infrazione accertata, poi, il Comune dovrà corrispondere all’azienda 18 euro a verbale, e in più deve sostenere le spese di spedizione dei bollettini nelle case dei trasgressori. Sarà un salasso».
Polemiche furiose. Si prefigura anche a San Michele, dunque, uno scenario fatto di polemiche continue, come sta accadendo a San Stino e nella trevigiana Motta di Livenza. In territorio di San Stino sono state staccate da ottobre 2017 più di 10.500. Un professore ha rimediato 20 multe in 15 giorni; e un automobilista di Torre di Mosto con le copie delle contravvenzioni, a dicembre, aveva addobbato l’albero di Natale. Sulla Postumia a Motta molti portogruaresi hanno superato l’identico limite sull’incrocio di Capitello Tre Ponti, ricevendo copia della sanzione a casa.
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