Messa alcolica, assalto al centro
Vigilia alternativa per centinaia di giovani: c’è chi ubriaco ha portato via gli abeti
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“Natale con i tuoi” … messa alcolica con chi vuoi. Il classico appuntamento della Vigilia di Natale, tra le strade del centro di Mestre. Tradizione iniziata negli anni ’90 dal Calice, storico locale mestrino, chiuso ormai da diversi anni, ma che ha lasciato una bella eredità: un’iniziativa talmente apprezzata da aver oltrepassato i confini mestrini, arrivando anche a Venezia e non solo.
Ma il cuore dell’evento rimane il centro di Mestre, anche quest’anno, allo scoccare della mezzanotte (ma c’è chi è arrivato anche prima), affollatissimo, con ragazzi arrivati da tutta la provincia. Non a caso, i parcheggi erano quasi completamente pieni. Fiumi di giovanissimi che si accalcavano davanti ai banconi dei bar aperti: da via Palazzo a via Verdi. E poi la musica, con i dj set in Piazza Ferretto e in Calle Legrenzi. Una situazione simile a quella della notte di Capodanno, con la folla che ha iniziato a scemare solo alle tre passate, alla chiusura dei locali, ma i più “resilienti” hanno persino visto l’alba. Musica, prosecco, ma non solo: sui banconi dei locali, infatti, grosse fette di pandoro e di panettone, per festeggiare il Natale nel migliore dei modi.
Insomma, tanto divertimento, tra brindisi, house music e scambio dei regali, ma anche qualche inconveniente. In primis, la tanta confusione: dopo il Cenone con i parenti, la “liberazione” della festa con gli amici, che inevitabilmente si è tradotta in rumori e schiamazzi fino a tarda notte. Non a caso, la “messa alcolica” è vissuta come un vero e proprio incubo dalla maggior parte degli abitanti del centro di Mestre, da anni condannati a trascorrere la notte in bianco. E poi, per una buona parte di giovani desiderosi semplicemente di passare una serata di festa all’insegna del sano divertimento con i propri amici, c’è chi, con il proprio comportamento, continua a dare ragione a chi condanna la “messa alcolica” , ennesimo simbolo del degrado cittadino: come i ragazzi che hanno caricato sulla propria macchina uno degli abeti che decoravano via Palazzo.
Da apprezzare, invece, la decisione di distribuire le bevande in bicchieri di plastica: un bel regalo per piazza Ferretto, che così non si è trasformata in una pericolosa “discarica a cielo aperto” di pezzi di vetro. A vantaggio di pulizia e sicurezza.
Due lati di una stessa medaglia: un evento che, piaccia o non piaccia, è un classico del Natale mestrino.
Laura Berlinghieri
Ma il cuore dell’evento rimane il centro di Mestre, anche quest’anno, allo scoccare della mezzanotte (ma c’è chi è arrivato anche prima), affollatissimo, con ragazzi arrivati da tutta la provincia. Non a caso, i parcheggi erano quasi completamente pieni. Fiumi di giovanissimi che si accalcavano davanti ai banconi dei bar aperti: da via Palazzo a via Verdi. E poi la musica, con i dj set in Piazza Ferretto e in Calle Legrenzi. Una situazione simile a quella della notte di Capodanno, con la folla che ha iniziato a scemare solo alle tre passate, alla chiusura dei locali, ma i più “resilienti” hanno persino visto l’alba. Musica, prosecco, ma non solo: sui banconi dei locali, infatti, grosse fette di pandoro e di panettone, per festeggiare il Natale nel migliore dei modi.
Insomma, tanto divertimento, tra brindisi, house music e scambio dei regali, ma anche qualche inconveniente. In primis, la tanta confusione: dopo il Cenone con i parenti, la “liberazione” della festa con gli amici, che inevitabilmente si è tradotta in rumori e schiamazzi fino a tarda notte. Non a caso, la “messa alcolica” è vissuta come un vero e proprio incubo dalla maggior parte degli abitanti del centro di Mestre, da anni condannati a trascorrere la notte in bianco. E poi, per una buona parte di giovani desiderosi semplicemente di passare una serata di festa all’insegna del sano divertimento con i propri amici, c’è chi, con il proprio comportamento, continua a dare ragione a chi condanna la “messa alcolica” , ennesimo simbolo del degrado cittadino: come i ragazzi che hanno caricato sulla propria macchina uno degli abeti che decoravano via Palazzo.
Da apprezzare, invece, la decisione di distribuire le bevande in bicchieri di plastica: un bel regalo per piazza Ferretto, che così non si è trasformata in una pericolosa “discarica a cielo aperto” di pezzi di vetro. A vantaggio di pulizia e sicurezza.
Due lati di una stessa medaglia: un evento che, piaccia o non piaccia, è un classico del Natale mestrino.
Laura Berlinghieri
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