In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

È scontro sui fondi per Mestre

Bilancio, Pellicani attacca: «Si mettono soldi senza progetti veri e spazi importanti sono abbandonati»

di Mitia Chiarin
2 minuti di lettura
Nel bilancio di previsione 2018-2020, i primi fondi consistenti per Mestre. È l’effetto dello sblocco da parte del governo di risorse per oltre 200 milioni di euro attese da anni (Patto per Venezia, Legge speciale e Piano per le periferie). Ma le informazioni dalla giunta al consiglio comunale sono fornite con il contagocce, denuncia il consigliere comunale del Partito Democratico, Nicola Pellicani.

«Non c’è un euro per la riqualificazione dell’ex De Amicis che sta cadendo a pezzi. Zero risorse per far rivivere l’ex Emeroteca di via Poerio nonostante il concorso di idee. E niente per il recupero di villa Querini, il cui corpo centrale è vuoto di uffici da tempo. Strutture che attendono un rilancio e su cui non c’è manco una idea». Pellicani, reduce dal confronto-scontro con gli assessori nelle commissioni che hanno discusso di bilancio, tira le sue somme. Critiche.

«Nel centro di Mestre si mettono soldi a bilancio senza avere idee chiare su come spenderli. È il modo di procedere dell’amministrazione Brugnaro: non c’è mai qualcosa di concreto», dice il consigliere Pd. «Abbiamo scoperto che, con 900 mila euro saranno realizzate 4 maxi rotatorie in centro, senza che nessuno sia mai stato nemmeno informato», spiega. Per l’opposizione fluidificare il traffico e ridurre lo smog sono buoni intenti ma si vorrebbe vedere i progetti dei rondò previsti al quadrilatero Piave/Circonvallazione/Miranese/Carducci, in via Filiasi e tra via Torre Belfredo e la Circonvallazione e davanti all’hotel Sirio. «Si poteva discuterne in commissione, visto che si parla del cuore di Mestre? Purtroppo Brugnaro continua a mortificare il ruolo del consiglio, evitando qualsiasi confronto in quello che rappresenta, se usiamo un termine a lui caro, il Cda della città. Non si parla di Mose, di Grandi Navi, di traffico acqueo, di industria e sviluppo. E non si parla nemmeno del centro di Mestre», è la critica.

Tra i capitoli di bilancio ci sono i 9 milioni di euro per attrezzare Parco San Giuliano di strutture a servizio di eventi e per il polo nautico, atteso da un decennio. «Quale progetto? È compreso anche l’interscambio, previsto al Tronchetto? Sarebbe una follia farlo a San Giuliano. Ma è impossibile saperlo», prosegue il consigliere comunale. Stesso discorso per i 3,9 milioni per il ponte ciclopedonale tra S. Giuliano e Pili. Pellicani spiega che la giunta ha accantonato, poi, il progetto da 7 milioni per l’ampliamento, lato via Querini, della biblioteca Vez «preferendo recuperare i magazzini che confinano con il nuovo edificio bianco che ospita il Simply, investendo 2,6 milioni. Ma l’assessore Zaccariotto ha parlato solo di una ipotesi». Vaghe le informazioni sulla sistemazione del mercato fisso di via Fapanni, provvisorio dal 1961, che vede stanziati 2 milioni. «Sempre con il Patto per Venezia ci sono 12 milioni per Forte Marghera. La notizia era già uscita sui giornali, non è però mai stata spesa una parola in Consiglio. Ma come verranno spesi questi soldi? Possiamo saperlo? Come intendono recuperare parte del meraviglioso complesso immerso nel verde?».

Intanto il nuovo regolamento dei beni comuni, promosso dal consigliere Pd, entro fine anno arriva in commissione per la discussione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



I commenti dei lettori