Vandali a Trivignano, chiesa imbrattata
La scoperta ieri mattina nella parrocchia di San Pietro e lo sconcerto del parroco e dei fedeli
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Brutto risveglio, ieri mattina, per la comunità parrocchiale di Trivignano, per colpa di ignoti che la notte scorsa hanno imbrattato le pareti della chiesa di San Pietro utilizzando bombolette di spray nero.
Nessuna scritta offensiva, volgarità contro la chiesa oppure svastiche come quelle apparse di recente in altri Comuni limitrofi. Solo graffiti, apparentemente senza significati precisi, ma talmente evidenti da rovinare parte delle pareti esterne della chiesa. Pareti che erano state rimesse a nuovo da poco e ora deturpate con lo spray.
Ad accorgersene per primo attorno alle 11 di ieri è stato un signore che era uscito con una persona in carrozzina dopo la messa delle 10, e che ha subito dopo avvisato il parroco, dell’accaduto.
«C’è inevitabilmente sdegno e fastidio per un gesto simile, ma almeno chi ha agito ha avuto il buon gusto di non scrivere volgarità o offendere qualcuno», testimonia don Claudio Gueraldi. «Niente a che vedere con quanto accadde tre anni fa al capitello mariano ai piedi del cavalcavia ferroviario che divide Trivignano e Zelarino». In quell’occasione, infatti, vennero gettate feci umane contro la statua della Madonna ospitata dentro il piccolo capitello. Ieri nella chiesa di San Pietro erano in programma due messe, alle 8 e alle 10, ma dopo la scoperta il passaparola è stato immediato tra i parrocchiani. «Ho subito chiamato la polizia, ed entro lunedì sporgerò denuncia», assicura il sacerdote di Trivignano. «Per fortuna tempo fa avevamo installato delle telecamere di sorveglianza davanti l’ingresso della chiesa e la canonica. Abbiamo già visionato le immagini, e si vedono dei gruppetti di persone aggirarsi in piena notte attorno alla chiesa. Di sicuro i graffiti sono stati fatti dopo le 23.30. Il mio auspicio è che non siano persone di Trivignano, dispiacerebbe davvero visto che la nostra chiesa è sempre stata molto frequentata e rispettata dai residenti. Non capisco il senso di questo gesto», conclude don Claudio Gueraldi. «Nelle prossime messe del weekend di sicuro metterò al corrente i fedeli su questa triste vicenda. Intanto abbiamo contattato un pittore di fiducia, quantomeno per capire come poter cancellare subito le scritte. Poi si vedrà come ridipingere le pareti esterne della chiesa».
Simone Bianchi
Nessuna scritta offensiva, volgarità contro la chiesa oppure svastiche come quelle apparse di recente in altri Comuni limitrofi. Solo graffiti, apparentemente senza significati precisi, ma talmente evidenti da rovinare parte delle pareti esterne della chiesa. Pareti che erano state rimesse a nuovo da poco e ora deturpate con lo spray.
Ad accorgersene per primo attorno alle 11 di ieri è stato un signore che era uscito con una persona in carrozzina dopo la messa delle 10, e che ha subito dopo avvisato il parroco, dell’accaduto.
«C’è inevitabilmente sdegno e fastidio per un gesto simile, ma almeno chi ha agito ha avuto il buon gusto di non scrivere volgarità o offendere qualcuno», testimonia don Claudio Gueraldi. «Niente a che vedere con quanto accadde tre anni fa al capitello mariano ai piedi del cavalcavia ferroviario che divide Trivignano e Zelarino». In quell’occasione, infatti, vennero gettate feci umane contro la statua della Madonna ospitata dentro il piccolo capitello. Ieri nella chiesa di San Pietro erano in programma due messe, alle 8 e alle 10, ma dopo la scoperta il passaparola è stato immediato tra i parrocchiani. «Ho subito chiamato la polizia, ed entro lunedì sporgerò denuncia», assicura il sacerdote di Trivignano. «Per fortuna tempo fa avevamo installato delle telecamere di sorveglianza davanti l’ingresso della chiesa e la canonica. Abbiamo già visionato le immagini, e si vedono dei gruppetti di persone aggirarsi in piena notte attorno alla chiesa. Di sicuro i graffiti sono stati fatti dopo le 23.30. Il mio auspicio è che non siano persone di Trivignano, dispiacerebbe davvero visto che la nostra chiesa è sempre stata molto frequentata e rispettata dai residenti. Non capisco il senso di questo gesto», conclude don Claudio Gueraldi. «Nelle prossime messe del weekend di sicuro metterò al corrente i fedeli su questa triste vicenda. Intanto abbiamo contattato un pittore di fiducia, quantomeno per capire come poter cancellare subito le scritte. Poi si vedrà come ridipingere le pareti esterne della chiesa».
Simone Bianchi
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