Medici, Leoni presidente riconfermato per tre anni
La squadra: Maurizio Scassola alla vicepresidenza, Luca Barbacane segretario Sullo sciopero: «La Regione limiti i danni e punti sulle medicine di territorio»
di Mitia Chiarin
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MESTRE. Elezioni dell’Ordine dei medici, tutto come da pronostico. Giovanni Leoni è stato riconfermato presidente; Giuliano Nicolin a capo dell'Albo Odontoiatri. Questo l’esito delle elezioni che si sono svolte dal 2 al 4 dicembre nella sede di via Mestrina a Mestre. Al voto hanno partecipato 651 tra medici e odontoiatri su un totale di oltre 4.200 iscritti. Nel consiglio elettivo di lunedì sera, Leoni è stato confermato alla guida dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Venezia per il triennio, 2018 – 2020, e Giuliano Nicolin presidente della Commissione Albo Odontoiatri. La squadra di Leoni è collaudata: Maurizio Scassola è confermato vicepresidente dell'Ordine, Luca Barbacane segretario e Gabriele Crivellenti tesoriere. II direttivo, in carica dal primo gennaio 2018: Luca Barbacane, Stefano Berto, Emanuela Blundetto, Francesco Bortoluzzi, Alessandra Cecchetto, Gabriele Crivellenti, Simeone Fabris, Gabriele Gasparini, Giovanni Leoni, Ornella Mancin, Cristina Mazzarolo, Malek Mediati, Roberto Parisi, Maurizio Scassola e Andrea Schiavon.
La Commissione Albo Odontoiatri, è formata da Maurizio Olfi, Filippo Stefani, Pietro Valenti e da Andrea Zornetta. Il Il Consiglio dei Revisori dei Conti, con presidente Alberto Cossato, è formato da Khan Farhadullah e Sandro Panese, supplente Luca Donolato. Giovanni Leoni, sostenuto da un accordo intersindacale, si dice soddisfatto dell’esito del voto. «Un profondo ringraziamento da tutto il consiglio dell'Ordine alle centinaia di colleghi che sono venuti a votare in questi giorni. Si conferma una squadra solida ed efficiente che ha portato l'Ordine a contribuire all'aggiornamento professionale e culturale degli iscritti con oltre 50 eventi nell'ultimo triennio, coprendo varie aree: dalla deontologia, all'aggiornamento clinico, alla responsabilità professionale, all'etica e alla filosofia. Continueremo a collaborare con le aziende sanitarie, l'Università e gli altri Ordini professionali, con il Comune di Venezia, per la promozione della salute a 360 gradi a tutta la cittadinanza». Questo finale d’anno è all’insegna dello sciopero dei medici. «Sciopero nazionale scatenato dalle notizie sulla finanziaria e dalla preoccupazione dei medici per la salute pubblica e per il diritto di tutti alla cura. Oltre il contratto di lavoro servono la fine della precarietà e l'aumento dei contratti di formazione specialistica. Le istituzioni a livello nazionale tagliano i fondi alla sanità pubblica, in Veneto è necessaria una sintesi per limitare i danni e adeguare le risposte per le medicine del territorio», spiega Leoni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La Commissione Albo Odontoiatri, è formata da Maurizio Olfi, Filippo Stefani, Pietro Valenti e da Andrea Zornetta. Il Il Consiglio dei Revisori dei Conti, con presidente Alberto Cossato, è formato da Khan Farhadullah e Sandro Panese, supplente Luca Donolato. Giovanni Leoni, sostenuto da un accordo intersindacale, si dice soddisfatto dell’esito del voto. «Un profondo ringraziamento da tutto il consiglio dell'Ordine alle centinaia di colleghi che sono venuti a votare in questi giorni. Si conferma una squadra solida ed efficiente che ha portato l'Ordine a contribuire all'aggiornamento professionale e culturale degli iscritti con oltre 50 eventi nell'ultimo triennio, coprendo varie aree: dalla deontologia, all'aggiornamento clinico, alla responsabilità professionale, all'etica e alla filosofia. Continueremo a collaborare con le aziende sanitarie, l'Università e gli altri Ordini professionali, con il Comune di Venezia, per la promozione della salute a 360 gradi a tutta la cittadinanza». Questo finale d’anno è all’insegna dello sciopero dei medici. «Sciopero nazionale scatenato dalle notizie sulla finanziaria e dalla preoccupazione dei medici per la salute pubblica e per il diritto di tutti alla cura. Oltre il contratto di lavoro servono la fine della precarietà e l'aumento dei contratti di formazione specialistica. Le istituzioni a livello nazionale tagliano i fondi alla sanità pubblica, in Veneto è necessaria una sintesi per limitare i danni e adeguare le risposte per le medicine del territorio», spiega Leoni.
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