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Martellago, auto in concessionaria ma riceve multe. Costretta a pagarle

L’incredibile decisione del Tribunale nei confronti di una donna di Mirano. Aveva lasciato l’auto in conto vendita e riceveva nuove sanzioni. Ha perso

di Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

MIRANO. Dopo il danno la beffa. Non trova giustizia I. E., una quarantenne di Mirano che aveva lasciato la sua macchina ad una concessionaria di Martellago per poterla vendere e poi si era vista recapitare a casa le multe perché invece di venderla quell’auto era usata da qualcun altro. È arrivata la sentenza del Tribunale di Venezia: aveva presentato la denuncia troppo tardi.

Tutto è iniziato nel 2011 quando I. E. aveva lasciato in giacenza la sua auto con la promessa di ricevere nel giro di qualche tempo, una ricompensa di qualche migliaio di euro.

Il titolare della concessionaria dal canto suo aveva spiegato che avrebbe venduto l’auto nel giro di qualche settimana e che il ricavato, le sarebbe stato corrisposto trattenendo la propria percentuale. Ma invece dopo qualche mese sono cominciate ad arrivargli a casa parecchie multe.

Alla prima multa arrivata il titolare ha cercato di mediare in maniera bonaria evitando azioni legali di I. E. Ma le sanzioni continuavano poi ad arrivare per un totale complessivo di circa mille euro.

Tutte multe che, secondo le ricerche compiute dalla donna, sono state staccate per infrazioni rilevate proprio nel periodo in cui l’auto sarebbe dovuta restare in concessionaria per essere venduta. Di fatto l’auto non era stata venduta ma ha continuato a circolare per un certo periodo di tempo.

A quel punto la donna, nel 2013 si è rivolta all’avvocato Emanuele Compagno di Dolo che ha preso in carico la vicenda e ha sporto la denuncia. La denuncia fa sapere l’avvocato era stata presentata alla Procura della Repubblica di Venezia che l’ha accolta. Per questo fatto si è arrivati al rinvio a giudizio e a sentenza davanti al giudice Claudia Ardita del Tribunale di Venezia. La vicenda però ha assunto alla fine tinte surreali.

La vittima di tutta questa vicenda I. E. ha continuato a portare avanti la sua azione per trovare giustizia ma il Tribunale di Venezia è arrivato nei giorni scorsi alla decisione, dopo aver sentito i testimoni, di non doversi procedere, in quanto la denuncia, cioè quella relativa alla seconda multa era arrivata tardivamente.

Per il Tribunale infatti la donna avrebbe dovuto denunciare fin dalla prima multa e non cercare mediazioni bonarie. Così dopo il danno la beffa, la donna infatti dopo aver dovuto pagare incolpevolmente delle multe, dovrà pagarsi pure le spese legali per il processo.

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