«Una cittadella scolastica per San Donà»
SAN DONÀ. Trasferimento della sezione linguistica del liceo classico Montale, il Comune interviene dopo la conferma dello slittamento. I circa 300 alunni per 12 classi arriveranno in via Pralungo, ex...
1 minuto di lettura
SAN DONÀ. Trasferimento della sezione linguistica del liceo classico Montale, il Comune interviene dopo la conferma dello slittamento. I circa 300 alunni per 12 classi arriveranno in via Pralungo, ex sede del centro professionale ora trasferito all’oratorio non prima di settembre prossimo. Forse solo alcune aule, come confermano Regione e Città Metropolitana, potranno essere pronte per marzo o aprile.
«La soluzione definitiva al problema del Liceo Montale», dice il sindaco, Andrea Cereser, «oggi distribuito su quattro plessi, è la realizzazione di una nuova scuola, o di una cittadella scolastica. Era stato giustamente stabilito già qualche anno fa dalla Provincia, quando presidente era l’ex sindaco di San Donà Francesca Zaccariotto, e confermato dall’attuale amministrazione comunale. Tanto che questo obiettivo è stato inserito tra le priorità della Venezia Orientale da parte della Conferenza dei sindaci. Per questo risultato, nonostante la competenza per tutte le scuole superiori sia della Città Metropolitana, il Comune si è sempre reso disponibile a fare la propria parte attraverso la vendita dell’attuale sede, contribuendo con i proventi al nuovo progetto».
«Tendendo a questo risultato è apprezzabile anche l’ipotesi intermedia, che ha ottenuto l’unanimità del Consiglio Metropolitano di cui faccio parte, di accorpare almeno alcune sezioni nei locali dell’ex Cfp», aggiunge, «così da ridurre le sedi da quattro a due. Importante in questo senso è il ruolo del Comune, cui competono tutte le opere circostanti l’istituto, a partire dalla viabilità, garantendo l’accessibilità in sicurezza a studenti e personale, rispetto alle prospettive di sviluppo dell’area Porta Nord. Per raggiungere questi obiettivi serve concordia tra le istituzioni e lavoro di squadra. Soprattutto, il Montale non diventi occasione per estemporanei esibizionismi», conclude, «del vicepresidente regionale». (g. ca.)
«La soluzione definitiva al problema del Liceo Montale», dice il sindaco, Andrea Cereser, «oggi distribuito su quattro plessi, è la realizzazione di una nuova scuola, o di una cittadella scolastica. Era stato giustamente stabilito già qualche anno fa dalla Provincia, quando presidente era l’ex sindaco di San Donà Francesca Zaccariotto, e confermato dall’attuale amministrazione comunale. Tanto che questo obiettivo è stato inserito tra le priorità della Venezia Orientale da parte della Conferenza dei sindaci. Per questo risultato, nonostante la competenza per tutte le scuole superiori sia della Città Metropolitana, il Comune si è sempre reso disponibile a fare la propria parte attraverso la vendita dell’attuale sede, contribuendo con i proventi al nuovo progetto».
«Tendendo a questo risultato è apprezzabile anche l’ipotesi intermedia, che ha ottenuto l’unanimità del Consiglio Metropolitano di cui faccio parte, di accorpare almeno alcune sezioni nei locali dell’ex Cfp», aggiunge, «così da ridurre le sedi da quattro a due. Importante in questo senso è il ruolo del Comune, cui competono tutte le opere circostanti l’istituto, a partire dalla viabilità, garantendo l’accessibilità in sicurezza a studenti e personale, rispetto alle prospettive di sviluppo dell’area Porta Nord. Per raggiungere questi obiettivi serve concordia tra le istituzioni e lavoro di squadra. Soprattutto, il Montale non diventi occasione per estemporanei esibizionismi», conclude, «del vicepresidente regionale». (g. ca.)
I commenti dei lettori