«Rivelò segreti aziendali» ex dipendente a processo
SPINEA. È accusata di aver rivelato «informazioni riservate e segrete», così recita il capo d’imputazione, a una ditta concorrente. Per questo una 28enne veneziana, ex dipendente della ditta...
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SPINEA. È accusata di aver rivelato «informazioni riservate e segrete», così recita il capo d’imputazione, a una ditta concorrente. Per questo una 28enne veneziana, ex dipendente della ditta “Servicematica” di Spinea, è finita a processo davanti alla giudice Sonia Bello con le accuse di rivelazione del segreto professionale e accesso abusivo al sistema informatico.
Secondo le accuse mosse dalla Procura, l’imputata (difesa dagli avvocati Damiano Danesin e Debora Magli) avrebbe rivelato senza motivo a una ditta concorrente di Mestre alcune informazioni segrete relative a due software (di cui uno di proprietà di “Servicematica” per l’accesso al processo civile telematico), oltre a materiale didattico utilizzato per i corsi. Per fare ciò, sempre secondo l’accusa, la donna si sarebbe introdotta abusivamente nel sistema informatico telematico della “Servicematica”, protetto da misure di sicurezza, scaricando dal server alcuni file. Inoltre avrebbe diffuso mail promozionali dei servizi forniti dalla ditta concorrente usando la mailing list della “Servicematica”. La ditta di Spinea per cui lavorava la ragazza si è costituita nel procedimento con l’avvocato Pietro Someda.
La difesa punta a dimostrare che la ragazza si è sempre comportata correttamente e che quindi le accuse a suo carico sono infondate. Ieri è stato sentito un carabiniere che si è occupato delle indagini. Nella prossima udienza, fissata per il 28 marzo, saranno sentite la parte offesa e la titolare della ditta concorrente. La ragazza ha intentato, con l’avvocato Leonello Azzarini, una causa di lavoro (ancora in corso) contro la “Servicematica” dopo l’interruzione del rapporto professionale. La denuncia da parte della ditta era arrivata dopo l’avvio del procedimento davanti al tribunale del lavoro.
Rubina Bon
Secondo le accuse mosse dalla Procura, l’imputata (difesa dagli avvocati Damiano Danesin e Debora Magli) avrebbe rivelato senza motivo a una ditta concorrente di Mestre alcune informazioni segrete relative a due software (di cui uno di proprietà di “Servicematica” per l’accesso al processo civile telematico), oltre a materiale didattico utilizzato per i corsi. Per fare ciò, sempre secondo l’accusa, la donna si sarebbe introdotta abusivamente nel sistema informatico telematico della “Servicematica”, protetto da misure di sicurezza, scaricando dal server alcuni file. Inoltre avrebbe diffuso mail promozionali dei servizi forniti dalla ditta concorrente usando la mailing list della “Servicematica”. La ditta di Spinea per cui lavorava la ragazza si è costituita nel procedimento con l’avvocato Pietro Someda.
La difesa punta a dimostrare che la ragazza si è sempre comportata correttamente e che quindi le accuse a suo carico sono infondate. Ieri è stato sentito un carabiniere che si è occupato delle indagini. Nella prossima udienza, fissata per il 28 marzo, saranno sentite la parte offesa e la titolare della ditta concorrente. La ragazza ha intentato, con l’avvocato Leonello Azzarini, una causa di lavoro (ancora in corso) contro la “Servicematica” dopo l’interruzione del rapporto professionale. La denuncia da parte della ditta era arrivata dopo l’avvio del procedimento davanti al tribunale del lavoro.
Rubina Bon
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