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«Nessun altro profugo a Portogruaro»

Colloquio ufficiale tra la sindaca e il prefetto, confermato il numero massimo di 28 richiedenti asilo. Ieri corteo della Lega

di Alessio Conforti
2 minuti di lettura
PORTOGRUARO. «Portogruaro non diventerà un hub, cioè un centro di raccolta e smistamento». Ad affermarlo è la sindaca di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, protagonista ieri mattina di un colloquio telefonico con il prefetto di Venezia, Carlo Boffi, circa un ipotetico arrivo in massa di richiedenti asilo nella città sulle rive del Lemene, così come paventato da alcuni esponenti della destra cittadina.

La chiamata è avvenuta alle 8. 40 del mattino ed è stata effettuata dal sindaco per approfondire la questione dei migranti e soprattutto verificare se vi potessero essere nuovi arrivi, magari in maniera cospicua, ipotesi negata in maniera assoluta dal prefetto.

«Ho provveduto a sentire il prefetto perché abbiamo avuto notizia che circolano ancora voci di un hub, cioè di un centro di raccolta e smistamento per richiedenti asilo, a Portogruaro», ha detto il sindaco Senatore, «e per questo ho voluto sentire se vi fosse una conferma o una smentita a livello ufficiale. Il prefetto ha comunicato che tali notizie sono totalmente false e che il numero complessivo di richiedenti asilo previsti a Portogruaro resta quello di 28 persone e sono quelle che sono già state trasferite».

Dunque il numero non varierà e sarà quello attualmente presente nei quattro appartamenti agibili di una delle tre palazzine di via San Giacomo.

Una parte dei richiedenti silo è arrivata domenica e un’altra lunedì. Si tratta di persone che hanno presentato formale domanda di asilo e la cui posizione dev’essere valutata. Provengono tutti dall’ex base di Conetta, vicino a Chioggia, ora in sovrannumero.

Di fronte ai tre condomini continua ad oltranza il presidio del Comitato Salute Pubblica Portogruarese, che a ieri ha dichiarato di aver raccolto oltre 1400 firme. «Andremo avanti per monitorare la situazione e verificare che i numeri dei richiedenti asilo non salgano», ha spiegato Caterina Pinelli del Comitato, «anche se difficilmente crediamo che continuino ad essere 28».

Per Fabiano Barbisan, consigliere regionale del gruppo Centro Destra Veneto, «Portogruaro è in una situazione inaccettabile. Più in generale è evidente che anche nelle comunicazioni più o meno ufficiali relative al numero di persone che sarebbero dovute arrivare vi è stata molta approssimazione». Lo stesso Barbisan, assieme ai colleghi del gruppo, ha inviato una lettera ai prefetti del Veneto per chiedere con cadenza mensile i dati relativi al numero di migranti che arrivano in Veneto e contestualmente il numero di rimpatri.

Ieri sera, alle 21, la Lega Nord ha manifestato contro l’arrivo dei migranti a Portogruaro con un corteo partito dalla pasticceria Cancian di viale Trieste fino alle palazzine che ospitano i richiedenti asilo. «Il governo è il principale responsabile di questa situazione», ha detto il segretario provinciale Luca Tollon, «che poi ricade sui Comuni e quindi sui cittadini. Questi appartamenti andrebbero destinati alle famiglie in difficoltà».

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