In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Fratelli d’Italia in piazza con le bandiere

Cona. La protesta di un centinaio di persone, il sindaco di Agna in prima fila vestito di nero

2 minuti di lettura
CONA. Sole cocente. Ma Gianluca Piva, sindaco di Agna, è vestito completamente di nero. È stato lui il “motore” della manifestazione che Fratelli d’Italia ha tenuto ieri mattina, a Conetta per chiedere la chiusura del centro di prima accoglienza e, probabilmente, ha scelto un abbigliamento in sintonia. Non è l’unico: ci sono magliette con lo stemmino «Gioventù nazionale», altre che richiamano la Folgore, ma anche tanta gente vestita normalmente. In piazza Dante c’è anche “l’altro” sindaco, quello di Cona, Alberto Panfilio, con un capellino che lo ripara dal sole. Sta defilato, ai margini, insieme agli abitanti di Conetta che osservano incuriositi il radunarsi dei militanti della Destra, circa 150, che provengono da Cavarzere, Occhiobello ma, soprattutto, dal Padovano. «Arriva la Meloni? » chiede qualcuno. No, manda solo un saluto (che verrà, poi, letto al microfono) e la sua presenza non era mai stata annunciata, ma i volantini della manifestazione, con il suo ritratto, lo avevano fatto pensare. Panfilio, comunque, non è stato invitato e si comporta da semplice spettatore. Piva, dal gazebo degli oratori, prende la parola per primo e, da sindaco a sindaco, ringrazia Panfilio pubblicamente per il suo impegno, ma poi passa a elencare i problemi del “distretto del profugo”: Cona, Agna e Bagnoli, «tre Comuni in prima linea» con 10mila abitanti e 2300 migranti. E subito puntualizza «pochi sono i profughi», la grande maggioranza sono «migranti economici e clandestini». Ricorda la vicenda delle panchine, tolte dalla piazza di Conetta e da quella di Agna, perché diventavano «bivacchi a cielo aperto» ma, sottolinea, «non siamo razzisti, critichiamo questo sistema di “accoglienza” e il business che genera, favorendo la tratta delle persone». Le promesse di Minniti («Non aumenteranno gli ospiti e cercheremo di ridurne il numero») fatte a marzo, secondo Piva, non sono state mantenute, «il numero dei migranti resta sempre quello, con qualche oscillazione». E, comunque, questa manifestazione vuole esprimere «solidarietà» anche a loro. A ruota l’intervento del deputato Walter Rizzetto che accusa il Governo di non ascoltare le esigenze dei cittadini, punta il dito sull’ex ministro degli Interni, Angelino Alfano, e ritorna sul tema del business: «Dateci il bilancio della coop, vogliamo sapere quanto guadagna», semplificando fin troppo la questione, dato che le coop sociali non “guadagnano” nel senso economico del termine, ma devono reinvestire gli utili. Poi Rizzetto ha completato il suo pensiero, esprimendo contrarietà allo Ius Soli e affermando che è in atto «un’invasione dell’Italia che mira alla sostituzione etnica». Sergio Berlato, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha espresso la sua solidarietà, non ai migranti, come Piva, ma ai cittadini «che devono subire ogni giorno la presenza di questi soggetti» e ha ricordato la sua mozione, approvata dal Consiglio regionale e inviata al Governo che chiede la chiusura immediata di Conetta e Bagnoli.

Diego Degan

I commenti dei lettori