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Beve troppo, ragazzino stramazza al suolo

Lido di Venezia. Under 14 soccorso e portato all’ospedale. «C’era chi lo riprendeva con lo smartphone»

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(ansa)

LIDO DI VENEZIA . Intossicazione da alcol per un ragazzino under 14, sabato sera, al Lido. L’adolescente ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per un malore seguito all’alcol bevuto. Il piccolo era insieme ad altri amici e stava trascorrendo la serata non lontano dalla zona dell’imbarcadero di Santa Maria Elisabetta. Non è chiaro cosa sia successo e dove i ragazzi si siano procurati l’alcol. Sta di fatto che a un certo punto uno si è sentito male ed è stramazzato al suolo.

Qualcuno ha chiamato i soccorsi, mentre altri, stando a dei testimoni, riprendevano l’amico a terra con lo smartphone. Portato al pronto soccorso il ragazzino è stato sottoposto a lavanda gastrica e sono stati avvisati i genitori. Sono in corso le indagini per capire come i ragazzini si siano procurati le bevande alcoliche.

L’ultima indagine su adolescenti e alcol in Italia è stata pubblicata alla fine del dicembre dello scorso anno. Oltre alla statistica, nei primi mesi dell’anno è stata pubblicata una ricerca sugli effetti dell’alcol nello sviluppo dei ragazzi. L’abuso di alcol da adolescenti potrebbe provocare una riduzione del volume della materia grigia delle aree dell’encefalo coinvolte nel controllo degli impulsi e nella risposta soggettiva all’alcol.

È quanto sostiene lo studio, pubblicato su Addiction, condotto da una equipe di ricercatori finlandesi della University of Eastern Finland e del Kuopio University Hospital.

Tornando all’indagine nel nostro Paese, sono a rischio 778 mila teenager. Nel 2016, il 64, 5% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno. Nella categoria 11-17 sono considerati consumatori a rischio appunto 778 mila teenager, ovvero un ragazzo su 5, o il 21 per cento, e una ragazza su 6, o il 17 per cento. Ogni anno in Italia si verificano 17 mila decessi collegabili all’alcol, circa 12mila tra i maschi e 5mila tra le femmine. La classe di gran lunga più rappresentata è quella tra i 15 e i 29 anni: numeri che fanno degli incidenti stradali alcol-correlati la prima causa di decesso tra i giovani. Il 17 per cento di tutte le intossicazioni alcoliche che approdano ai pronto soccorsi della Penisola è registrata tra i ragazzi e le ragazze minori di 14 anni.

Spiega Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di Sanità: «La legge sul divieto di vendita degli alcolici ai minorenni è una delle tante norme disapplicate nel nostro Paese. Disapplicata da chi ha legittimo diritto al profitto, ma un diritto che dovrebbe, deve, essere controbilanciato dalla protezione dei minori. In Italia le leggi si rispettano con i controlli, è vero. Ma è difficile che una norma possa proteggere i minori 24 ore su 24. È necessario quindi puntare sulle sanzioni, certo, ma anche sulla formazione al rispetto della legalità».
 

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