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Baretta: «Grandi navi a Porto Marghera»

Il sottosegretario all’Economia d’accordo con il progetto. Polemica per la mancata Zona franca

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Un sì alle grandi navi passeggeri a Porto Marghera arriva anche dal sottosegretario veneziano al ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta, che «glissa» invece sul possibile scavo del canale Vittorio Emanuele. «È necessario fare presto! Venezia», spiega Baretta, «ha bisogno di un disegno organico e di soluzioni strutturali. Ma lo si decida coinvolgendo le Istituzioni e dialogando con la città. Personalmente condivido la scelta definitiva di attracco a Porto Marghera per le grandi navi - anche senza soluzioni intermedie - perché raccoglie le due principali istanze sostenute dalla gran parte dei veneziani: bloccare il passaggio in bacino di san Marco ed evitare lo scavo di nuovi canali. Credo che, però, si debba dare risposta ai problemi che vengono sollevati sui rischi di inquinamento, sulla compatibilità col Porto commerciale e sul futuro di Porto Marghera. Ma, è anche necessario affrontare con altrettanta urgenza le altre questioni di fondo, come ad esempio, i flussi turistici e la residenzialità del centro storico».

Per Baretta chiaro anche il passo successivo: «Si convochi presto, dunque, il Comitatone e si ascoltino tutte le Istituzioni, non solo Regione e Comune, ma anche le municipalità di Venezia, Marghera e Mestre e le rappresentanze di quanti, nel territorio, si impegnano costruttivamente per il futuro della nostra città». Sul tavolo resta anche il progetto caro a Brugnaro dello scavo del canale Vittorio Emanuele - che il governo formalmente sosterrà- ma le incognite restano molte. Se non «passa» come ordinaria manutenzione - e il Ministero dell’Ambiente sembra decisamente contrario - dovrà essere sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale con un vero progetto. La profondità dovrà essere portata da 4 a 11 metri con circa 2 milioni di metri cubi di fanghi tossici da stoccare e la larghezza da 40 a 120 metri per consentire l’agevole passaggio dei colossi del mare delle crociere senza penalizzare il traffico commerciale. Per questo tutti in questo momento - tranne la Venezia Terminal Passeggeri - sembrano parlare più di Marghera che del Vittorio Emanuele. Intanto sulla questione del porto franco concesso a Trieste, ma negato a Venezia, è stata approvata all'unanimità in Consiglio comunale una mozione del consigliere Pd Nicola Pellicani per l'ampliamento della Zona Franca a Porto Marghera ad altre aree dell'ambito portuale e all'isola di Murano.(e.t.)

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