In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

«Strisce blu vicino ai centri commerciali»

L’ex segretario leghista Diotto lancia la proposta dei park a pagamento per aiutare il centro

1 minuto di lettura
SAN DONÀ. Parcheggi a pagamento nella zona commerciale, la discussione in giunta continua. Sembrava la proposta strampalata di Gino Diotto, ex segretario ed esponente della Lega, ma adesso la questione potrebbe essere affrontata anche in Consiglio comunale.

Il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, così come il vice sindaco, Luigi Trevisiol, sono parsi interessati alla discussione stimolata dall’ex segretario della Lega Nord, che è stato anche consigliere comunale e rappresentante al Consorzio di Bonifica. Diotto aveva addirittura presentato delle interrogazioni in merito e quindi la questione parte da lontano. Al centro commerciale, le attività iniziano a temere che possano essere presi in considerazione questi provvedimenti. Diotto ha studiato le piantine e rilevato che i parcheggi liberi attorno alla zona di via Iseo e via Como, nell’area commerciale in cui si trovano Centro Piave, IperCoop, Sme, ammontano all’incirca a 500. «La mia proposta», spiega, «è di cambiare la convenzione e renderli a pagamento, lasciando gratuiti quelli che la convenzione con il Comune ha assegnato ai vari centri commerciali. Questi non sarebbero toccati, ovvero quelli di fronte e interni diciamo ai centri commerciali principali.

«A pagamento», continua, «diventerebbero solo quelli lungo le strade esterne che sono comunque tantissimi. Per la stessa conformazione di questa zona, i parcheggi esterni sono su vere e proprie strade in cui c’è una circolazione che non necessariamente è collegata alle attività dei centro commerciali e per questo non sarebbe difficile renderli a pagamento». In questo modo il Comune si garantirebbe un ulteriore introito e nello stesso tempo anche i commercianti del centro cittadino sarebbero garantiti. «Perché oggi, in piena crisi del commercio», conclude, «non possono combattere ad armi pari con dei centri commerciali che hanno centinaia di posti gratuiti e quindi sono avvantaggiati». (g. ca.)

I commenti dei lettori