Campalto saluta Gabriella vestita da sposa per il funerale
CAMPALTO. Si è celebrato ieri mattina il funerale di Gabriella Bello, morta a 61 anni il 4 giugno nell’incidente a Quero Vas nel quale è rimasto ferito anche il marito Danilo Visentin, che ora si è...
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CAMPALTO. Si è celebrato ieri mattina il funerale di Gabriella Bello, morta a 61 anni il 4 giugno nell’incidente a Quero Vas nel quale è rimasto ferito anche il marito Danilo Visentin, che ora si è ristabilito. La morte di Gabriella ha privato Campalto di uno dei suoi residenti più amati e conosciuti: Gabriella è sempre stata un punto di riferimento per molti in virtù delle attività che l’hanno vista impegnata dapprima nell’insegnamento come maestra e, successivamente, come infermiera all’ospedale Umberto I. Poi la malattia: un ictus che non è comunque riuscito a privarla del ruolo nel sociale e dell’impegno sia come catechista parrocchiale che come socia dell’associazione di storia locale “Terra Antica”.
La comunità di Campalto ha dato un segno di affetto e vicinanza alla famiglia Visentin riempiendo la chiesa di San Martino Benedetto in quello che è stato un abbraccio partecipato e commosso. Particolarmente sentita l’omelia di don Massimo che ha sottolineato l’esigenza di fare un passo indietro – ricordando la vita di Gabriella – ma anche uno in avanti per congedarsi e continuare le nostre vite. «Non chiediamo al Signore di accoglierla in paradiso perché abbiamo la certezza che questo sia già avvenuto», ha detto il sacerdote. Parole che trovano riscontro nella vita di Gabriella che ha lasciato il marito Danilo e i figli Irene e Simone. Proprio quest’ultimo alla fine della celebrazione ha preso la parola per salutare la madre – vestita come nel giorno del suo matrimonio il cui anniversario cade domani – e chiedere alla comunità di condividere la loro sofferenza «perché ne avremo bisogno come famiglia per molto tempo».
Umberto Stentella
La comunità di Campalto ha dato un segno di affetto e vicinanza alla famiglia Visentin riempiendo la chiesa di San Martino Benedetto in quello che è stato un abbraccio partecipato e commosso. Particolarmente sentita l’omelia di don Massimo che ha sottolineato l’esigenza di fare un passo indietro – ricordando la vita di Gabriella – ma anche uno in avanti per congedarsi e continuare le nostre vite. «Non chiediamo al Signore di accoglierla in paradiso perché abbiamo la certezza che questo sia già avvenuto», ha detto il sacerdote. Parole che trovano riscontro nella vita di Gabriella che ha lasciato il marito Danilo e i figli Irene e Simone. Proprio quest’ultimo alla fine della celebrazione ha preso la parola per salutare la madre – vestita come nel giorno del suo matrimonio il cui anniversario cade domani – e chiedere alla comunità di condividere la loro sofferenza «perché ne avremo bisogno come famiglia per molto tempo».
Umberto Stentella
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