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Bossoli e forbice nascosti nella borsa Bloccato in tribunale

Si è presentato ai controlli di sicurezza alla Cittadella della Giustizia di piazzale Roma e come tutti coloro che devono accedere alle aule del tribunale ha appoggiato la sua borsa sul metal...

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Si è presentato ai controlli di sicurezza alla Cittadella della Giustizia di piazzale Roma e come tutti coloro che devono accedere alle aule del tribunale ha appoggiato la sua borsa sul metal detector per il controllo. E non appena la borsa è passata sotto i raggi X, è scattato l’allarme. Dentro, infatti, gli operatori addetti alla sicurezza hanno individuato un nastro con 23 bossoli (inoffensivi) e una forbice chirurgica lunga almeno una trentina di centimetri. È immediatamente scattata la procedura di sicurezza. L’uomo, un 50enne italiano, è stato accompagnato in una stanza. Sulle prime avrebbe detto di non avere nulla nella borsa. Poi, davanti all’evidenza, non ha potuto negare. Da quanto appreso, aveva un appuntamento in tribunale, con ogni probabilità un’udienza.

Bossoli e forbice chirurgica sono stati posti sotto sequestro e l’uomo è stato sentito per capire il motivo per cui avesse con sé quegli oggetti. Rischia una denuncia per detenzione di armi da guerra, oltre che per aver portato i bossoli in un luogo pubblico qual è il tribunale.

Da una prima analisi, si tratta delle cartucce sparate di un fucile mitragliatore che fa parte della categoria delle armi da guerra. Non è possibile portare fuori da casa armi di questo tipo. Da chiarire anche e soprattutto i motivi per cui il 50enne si sia presentato al Palazzo di giustizia con il nastro di bossoli che, pur essendo inoffensivi, possono comunque essere utilizzati come minaccia o avvertimento.

Solo pochi giorni fa sono stati inaspriti i controlli di sicurezza nei palazzi dei tribunali veneziani dopo che due avvocati che stavano entrando a Palazzo Grimani, sede della Corte d’Appello penale, sono stati trovati in possesso di due coltelli. (ru.b.)

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