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Acquedotto, dai sindaci via libera al consorzio Lta

Portogruaro. Mandato per avviare il progetto di fusione con altre società idriche La Senatore punta i piedi e da San Stino Cappelletto chiede un’intesa tra Regioni

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PORTOGRUARO. Acquedotto: i sindaci danno il via libera a Livenza Tagliamento Acque (Lta) per avviare lo studio sul progetto di fusione con altre società operanti nel settore idrico.

Una decina di giorni fa Lta aveva presentato ai Comuni uno studio preliminare per una possibile fusione societaria. Dopo aver svolto una serie di valutazioni, i sindaci, riuniti ieri, hanno votato a larga maggioranza il mandato al cda della società, guidata da Andrea Vignaduzzo, di procedere con l’elaborazione di un dettagliato studio per l’adesione a una fusione societaria. Insomma, dai Comuni Lta incassa il via libera ad approfondire i dettagli di una possibile fusione. Con quale partner, per il momento, Vignaduzzo preferisce non rivelarlo. Al voto non ha partecipato il sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, che ha abbandonato l’assemblea anzitempo, sembra per un dissenso sull’ordine del giorno. Ieri i sindaci non hanno discusso dell’ambito territoriale. I progetti di fusione di Lta e la questione dell’ambito sono vicende formalmente diverse, che saranno discusse su tavoli separati. Benché siano questioni che si muovono in parallelo. La questione ambito è presto spiegata. Finora i Comuni del Portogruarese hanno fatto parte dell’Ambito interregionale denominato “Catoi Lemene”. Ma una riforma varata dalla Regione Friuli lo scorso aprile ha previsto l’istituzione di un ambito unico per l’intero Friuli. Entro dicembre i Comuni del Portogruarese dovranno decidere da che parte stare. O entreranno in un’ambito veneto oppure potrebbero entrare nell’ambito friulano (denominato Ausir). Ma servirà un’intesa tra le Regioni. Se molti Comuni portogruaresi sembrerebbero guardare al Friuli, Portogruaro chiede altri approfondimenti. «L’acqua è un bene primario che deve rimanere a gestione pubblica. Si deve porre inoltre particolare attenzione ai valori delle tariffe a tutela delle necessità e dei diritti dei cittadini», recita una nota diffusa dal sindaco Senatore, «si auspica che vengano effettuate comparazioni tra diversi gestori per comprendere se l’attuale strada verso l’ambito interregionale sia effettivamente la più vantaggiosa per i nostri concittadini». «Sono le Regioni che per prime devono scrivere un accordo tra di loro a monte», commenta Matteo Cappelletto, sindaco di San Stino, «nell’arco di qualche settimana ci saranno sicuramente degli incontri».

Giovanni Monforte

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