Tutti gli avversari della Pavanello
Mirano verso le elezioni. Centrodestra al bivio, settimana decisiva per formalizzare le candidature

MIRANO. Settimana Santa decisiva per definire lo scacchiere elettorale miranese. Cinque i volti già in campo, ne potrebbero uscire altri tre.
La Pasqua dovrebbe portare gli ultimi annunci ufficiali, lasciando intravvedere addirittura una sfida a otto per la poltrona di primo cittadino. Sabato la presentazione ufficiale di Alberto Semenzato a candidato della Lega è servita anche per sancire il “passo indietro” di Maurizio Ebano, che da candidato sindaco diventa a capolista di Indipendenza Noi Veneto, a sostengo proprio di Semenzato. Nel centrodestra però i giochi non sono affatto chiusi. Sergio Vallotto, segretario provinciale del Carroccio, sabato aveva ribadito che le porte sono ancora aperte al resto della coalizione: «Sette, dieci giorni al massimo per giungere a un accordo e vincere Mirano senza patemi d’animo», aveva ribadito, «se no pazienza, avanti così: sarà più difficile arrivare al ballottaggio da soli, ma non è certo impossibile».
La campanella suona soprattutto per Forza Italia, che però appare spaccata: Maria Giovanna Boldrin è infatti ai blocchi di partenza, pronta a ufficializzare la propria discesa in campo alla guida di una coalizione moderata di centrodestra, supportata solo da parte degli azzurri, però anche da una civica (forse addirittura due) dove troveranno posto molti imprenditori in vista di Mirano. E soprattutto con la benedizione di Luigi Brugnaro, che dunque non lancerà un candidato fucsia ma solo alcuni suoi fedelissimi. Ma Forza Italia potrebbe non seguire Boldrin in via ufficiale e scegliere l’accordo con la Lega a sostegno di Semenzato, con la benedizione delle alte sfere del partito, a cominciare da Niccolò Ghedini. Sarebbe così questo il centrodestra ufficiale, dove confluirebbero anche i consiglieri Marina Balleello e Lucio Dalla Costa.
Intanto gli ex Udc Annamaria Tomaello e Giorgio Babato, consumato ormai il divorzio con il Pd, sono pronti a correre da soli, con Babato candidato sindaco di una lista di centro, anche se non è ancora escluso un accordo con la Boldrin. A fare da collante, in questo caso, ci sarebbe proprio Brugnaro, che Babato già appoggia in Città metropolitana. Fuori dalle grandi manovre, è pronto a uscire allo scoperto un altro candidato sindaco, Marco Marchiori, attuale consigliere 5 stelle ormai in rotta con il suo gruppo: figlio dell’ex sindaco di Mirano Franco Marchiori, Marchiori junior ora muove i fili de “La tua Mirano” insieme al compagno di battaglie Giampietro Saccon, ex Lega e Prima il Veneto. Con loro, pronti a correre anche gli indipendentisti di Siamo Veneto.
Si intravvede dunque una sfida a sette, forse otto candidati: oltre a Maria Rosa Pavanello, sostenuta da Pd e centrosinistra e Alberto Semenzato per Lega-InV e forse Fi, in attesa dell’ufficialità di Boldrin, Marchiori e, nel caso, Babato, sono già scesi in campo Antonio Milan (M5S), Stefano Tigani (Movimento cittadini di Mirano) e Luigi Gasparini (La Sinistra per Mirano).
Filippo De Gaspari
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