Autovelox di Mestre in prova: migliaia di “multe”
Il pre-esercizio rivela che ognuno dei nuovi dispositivi nei test conteggia oltre mille ipotetiche sanzioni al giorno
di Mitia Chiarin
MESTRE. Ancora un rinvio per l’accensione dei nuovi autovelox a Mestre, cinque impianti previsti tra via Righi e via Martiri della Libertà. All’appello mancano i due autovelox che saranno installati sulla sommità del viadotto sotto l’incrocio di Favaro, tra la 14 bis e via San Donà. La ditta incaricata a febbraio di installarli li ha ordinati ma ci sono stati ritardi nella prenotazione e di conseguenza il via al lavoro degli autovelox slitta. Mancano ancora piccoli aggiustamenti della cartellonistica di segnalazione, ma la maggior parte dei cartelli oramai sono tutti posizionati. Poco male: il ritardo che porterà probabilmente poco prima di Pasqua, con la presenza in città del sindaco, ad avviare i dispositivi di controllo della velocità, non è da considerare un male assoluto.
Altri 5 autovelox a Mestre: ecco dove
Perché stando ai dati del pre esercizio, ovvero la fase di funzionamento dei tre autovelox già installati e che vanno doverosamente testati prima di essere accesi, emerge che sono migliaia le infrazioni da sanzionare. In media, un migliaio al giorno di ipotetiche sanzioni per i due autovelox di via Righi, altrettante (anche se negli ultimi giorni in calo) per quello di via Martiri della Libertà, tra l’incrocio di via Pasqualigo e il Terraglio e addirittura duemila mediamente al giorno per gli autovelox della Sp81, la camionabile Marghera-Spinea dove sono stati collocati, stavolta dalla città metropolitana, altri due autovelox (uno in zona Ca’ Sabbioni e il secondo all’altezza del cavalcavia dopo la rotatoria per Oriago, all’uscita dell’autostrada). Dispositivi, questi ultimi, che saranno anch’essi gestiti dalla Polizia municipale di Venezia per conto della Città metropolitana. Migliaia di ipotetiche sanzioni conseguenti al fatto che nonostante il tam tam informativo le auto su queste strade continuano tranquillamente a superare i limiti di velocità. Di molto. Queste prove di funzionamento dei dispositivi hanno evidenziato un numero di potenziali contravvenzioni che supera di gran lunga il “lavoro” degli autovelox del Ponte della Libertà, in funzione da anni.
Di conseguenza, il rischio è che la polizia locale quando finalmente verranno accesi tutti i dispositivi, e questo oramai è previsto a ridosso di Pasqua, si troveranno a gestire migliaia di contravvenzioni al giorno che per gli automobilisti si traducono in un inutile salasso per il bilancio familiare visto che i limiti di velocità sono oramai noti a tutti.
Per via Righi, la direttrice che collega la tangenziale a Venezia, passando a fianco di Fincantieri e Vega, il limite di velocità è di 70 chilometri orari. Su via Martiri della Libertà, la 14bis, strada che è in gestione a Veneto Strade, il limite è di 90 chilometri orari. Sulla camionabile SP81, strada provinciale, un primo autovelox, quello all’altezza di Ca’ Sabbioni, viene tarato sul limite vigente di 70 chilometri orari mentre il secondo all’uscita dell autostrada, da quanto si è capito, scatta sui 50 chilometri orari. Di certo sfrecciare su queste strade a 120 chilometri orari è una pessima idea, visto che si rischiano sanzioni pesantissime e francamente non ne vale la pena, visto che la legge non ammette ignoranza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori