Vigili a rischio sfratto, nuova sede cercasi
Mogliano. Il Comune ha deciso di affidarsi a un consulente esterno per fare la scelta migliore

MOGLIANO. Vigili a rischio sfratto: Comune alla ricerca di una nuova sede per la caserma della polizia locale. Tra le tante magagne amministrative legate al fallimento della società municipalizzata Spl c’è anche il nodo dello stabile nell’area Sif che dal 2010 ospita la sede della polizia locale.
Il civico 172 di via Ronzinella infatti, ex sede di Veneto Banca, è uno di quei cespiti immobiliari parte del patrimonio societario della municipalizzata moglianese, che nel giugno scorso ha portato i libri in tribunale. Il 29 luglio scade l’accordo stipulato a novembre dal curatore fallimentare di Spl, Paolo Callegaro, con il sindaco Carola Arena per la proroga della locazione. Per quei 300 metri quadri, con tanto di uffici al piano terra e spogliatoi nel seminterrato, il Comune in questi mesi ha regolarmente pagato l’affitto, garantendo alla società entrate regolari.
«Il Comune prima pagava un canone annuo di 60 mila euro», spiega il sindaco Carola Arena, «ma abbiamo chiesto ed ottenuto dall’Agenzia delle entrate una valutazione sulla sua congruità. Il canone di affitto è stato valutato pari a 20 mila euro annui, ed è questa la cifra che è stata corrisposta per l’anno in corso. Il nostro obiettivo rimane comunque quello di trovare una sede idonea, l’attuale non lo è, per garantire la continuità operativa della nostra polizia locale».
L’iter della procedura fallimentare, inoltre, potrebbe presto comportare la messa all’asta dell’immobile. In caso di sfratto dove andrebbero a finire gli uffici e il comando dei vigili moglianesi? Per rispondere a questa domanda l’amministrazione ha deciso di rivolgersi a un consulente esterno. L’incarico, con il costo di 12mila euro, è ricaduto su Andrea Dondi Pinton, del 9hStudio, professionista che si è già occupato, per conto della Provincia, anche dell’ampliamento del liceo Berto.
Tra le premesse della determina d’incarico si scrive: «Constatato che la carenza della dotazione organica dell’Ente e la mancanza di una figura in possesso delle competenze tecniche e dei requisiti di legge obbligatori per redigere la progettazione di cui trattasi, rende necessario affidare ad un soggetto esterno tale servizio». È una spesa necessaria? L’ex sindaco Giovanni Azzolini è di tutt’altro avviso: «Questa amministrazione», attacca, «continua a spendere soldi in incarichi esterni per nascondere la propria ignoranza nei confronti del territorio e la propria carenza di idee»
Matteo Marcon
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