«Autovelox danneggiato responsabilità morale»
San Donà. Il sindaco Cereser attacca l’opposizione dopo gli atti di vandalismo Babbo e Leo (Scegli Civica): «Una ribellione prevedibile, la gente è esasperata»

«Non ho visto alcuna presa di distanza, da parte delle forze politiche che stanno strumentalizzando la vicenda trubox, verso chi ha danneggiato una delle installazioni». Il sindaco, Andrea Cereser solleva una responsabilità morale dopo gli atti vandalici. «Non solo non c’è stata nessuna condanna ufficiale, ma nemmeno una banale presa di distanza sui social dai vandali che hanno distrutto dei beni pubblici», dice, «questo, per chi ricopre un ruolo pubblico, si configura di fatto come una grave forma di contiguità morale verso i vandali».
«È incredibile come persone che svolgano la professione medica sostengano l’opportunità, rispetto ai trubox, dei dissuasori, quando questi strumenti sono di intralcio alle ambulanze e non sono posizionabili lungo i percorsi dei mezzi di soccorso», aggiunge Cereser, «questo elemento fornisce la misura della strumentalizzazione politica da parte di chi ha spesso dimostrato di tenere di più al potere che alla sicurezza dei cittadini».
La struttura danneggiata, del costo di circa 900 euro come gli altri trubox, si trova in via Gondulmera, strada dove sono avvenuti 9 incidenti negli ultimi anni. Condanna anche dall’Associazione familiari e vittime delle strada. Ora i box per autovelox saranno sorvegliati speciali. L’amministrazione si prepara a effettuare una serie di controlli ai dieci finora installati in città. L’ultimo è stato danneggiato in modo irreparabile, quello di via Calvecchia sarebbe invece solo stato spostato in una posizione migliore. Gli autori, al momento, sono ancora sconosciuti e la polizia locale sta indagando. Informati anche i carabinieri.
Intanto, prosegue la raccolta di firme promossa da Scegli Civica, con Oliviero Leo e Anna Maria Babbo, e dalla Lega. Hanno raccolto circa un migliaio di firme. «Avremmo potuto farlo assieme», commentano Leo e la Babbo, «ma non hanno voluto. Resta il fatto che la tensione è alta, i cittadini arrabbiati. Questi episodi e atti vandalici di ribellione erano prevedibili e sicuramente sono gravi, ma la conseguenza di un atteggiamento sbagliato del Comune che in una notte ha installato 15 postazioni, 10 box, strumenti che sembrano solo voler fare cassa».
Il vice sindaco e assessore alla sicurezza, Luigi Trevisiol, ne ha per tutti: «Non sappiamo se siano atti vandalici o frutto di istigazione. Non servono a fare cassa, ma prevenzione. Fanno rumore gli atti vandalici, le raccolte di firme elettorali, non le telefonate di gratitudine che riceviamo tutti i giorni, le richieste di altre postazioni per gli autovelox in strade insicure dove le auto corrono a tutta velocità. Vergogna è il vice governatore del Veneto, Gianluca Forcolin, presidiare il gazebo del Carroccio a San Donà, magari dimenticando che il sindaco leghista Bitonci ha disseminato Padova e provincia, che il Veneto a guida leghista ne è pieno. Il consigliere della Lega Giuliano Fogliani mi risulta abbia fatto un commento su Facebook, ma quando ha visto che tanti erano contro la loro protesta e raccolta di firme ha ben pensato di toglierlo».
Giovanni Cagnassi
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