Venezia, tavolo per i bimbi in campo: arriva la multa dei vigili
È accaduto domenica in campo San giacomo: la protesta dei genitori
Vera Mantengoli
VENEZIA. Hanno tirato fuori un tavolino per fare un brindisi e si sono beccati 50 euro di multa per occupazione del suolo pubblico. L’episodio è accaduto domenica in campo San Giacomo quando un gruppo di famiglie con tanti bambini ha messo sul lato del campo un tavolo di compensato su due cavalletti, per appoggiarci qualche bottiglia e qualche piatto e festeggiare un compleanno al sole. La festa è durata ben poco.
Alle 13.30 sono arrivati tre vigili in borghese dicendo che avevano ricevuto una segnalazione per occupazione di suolo pubblico e che quindi dovevano dare una multa.
«Non ci hanno neanche invitati ad andare via», racconta una coppia di genitori presenti, «È vero che c’è stata una violazione, ma data la situazione di degrado in cui versa la città, la multa potevano anche risparmiarsela. Eppure, quando abbiamo cercato di controbattere ci hanno detto che se continuavamo ce la davano di 300 euro per la Cosap (canone di occupazione suolo pubblico, ndr)».
Chi sarà mai il guastafeste che ha invocato l’intervento dei vigili? Non si sa, ma se voleva rovinare l'atmosfera ci è riuscito. La notizia della multa è girata velocemente e genitori e associazioni del campo stanno pensando di fare qualcosa di simbolico, soprattutto perché capita da sempre molto spesso che qualcuno porti un tavolino fuori per fare merenda, creando l'occasione per socializzare anche con chi non si conosce. «Abito da 17 anni in campo» racconta Susanna «È pulito e ordinato. C’è l'orto e ci sono i bambini. Queste iniziative dovrebbero essere incentivate, non sanzionate».
Da domenica a San Giacomo si prova rabbia. «Quando si chiamano i vigili per segnalare la presenza di spacciatori o rumore assordante dicono che non hanno pattuglie» commentano i genitori «ma se si tratta di veneziani che stanno in campo con i loro bambini, allora arrivano subito e ti multano». Per adesso i genitori non si espongono e attendono di leggere il verbale. «Ho detto che non sarei andato a prendere il verbale in barca» spiega il genitore che ha dato il nominativo «Quindi me lo spediranno a casa, aggiungendo 16 euro. Non stiamo dicendo che non c’era un’infrazione e che come veneziani possiamo fare quello che vogliamo, ma i vigili dovrebbero avere una modalità preventiva e non punitiva, soprattutto se pensiamo al degrado che c’è a Venezia». Tutti senza parole. «Per chi abita qui il campo è come una casa» racconta Carlotta che da anni porta ogni giorno le figlie in campo «Fa tristezza. È un campo frequentato da tutti i tipi di persone: alla mattina ci sono gli anziani con le badanti, al pomeriggio noi con i bambini, verso sera i genitori per l'aperitivo e di sera i ragazzi. Dove la trovi a Venezia una commistione così?». Pochi mesi fa l’iniziativa della Municipalità di Venezia Murano e Burano “Riprendiamoci la città”, con tavolate in tutti i campi come simbolo della venezianità era stata un grande successo. Ma a qualcuno una Venezia di residenti felici non va proprio giù.
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