«Autovelox, così sono inefficaci»
San Donà. Arriva la bocciatura da parte del sindacato della polizia locale

«I box per il controllo velocità non hanno senso con questo sistema». Una bocciatura in tronco del sindacato Diccap Sulpl che con il segretario Renzo Gaetani punta il dito contro il Comune: «Soldi spesi inutilmente, potevano allora mettere le sagome dei poliziotti come hanno fatto anni fa in Giappone». I 10 tru-box, più altre cinque postazioni pronte per altrettanti, rientrano tra le spese per la polizia locale e la sicurezza, complessivi 250 mila euro con l’unico mutuo finora acceso. I box sono venuti a costare circa 900 euro l’uno, mentre due saranno gli autovelox utilizzati per i controlli che già erano in dotazione. «Per legge», dice Gaetani, «dovranno esserci le pattuglie a certificare la sanzione. La vigente normativa statale determina che nel territorio comunale e all’interno dei centri abitati l’installazione di postazioni fisse per il controllo della velocità senza la presenza dei verbalizzanti è possibile solo nelle “strade urbane di scorrimento” e “strade extraurbane secondarie”, come la bretella. Le strade o i tratti di strada dove possono essere installati devono essere specificatamente individuate dal prefetto con decreto, altrimenti l’unica possibilità di controllo è quella della contestazione immediata dell’operatore verbalizzante che deve essere presente sul luogo dell’accertamento».
La Lega incalza in attesa della raccolta di firme da domenica, quando inizierà anche Scegli Civica. Il segretario Alberto Schibuola invoca più controlli contro la criminalità, videosorveglianza che funzioni, anche dopo l’ultimo assalto al bancomat. Interviene ancora il vicegovernatore del Veneto Gianluca Forcolin: «Con tutto il rispetto per le vittime della strada, la giunta ha messo i box lungo strade che non erano certo teatro di incidenti, come in via Jesolo, dove c’è piuttosto lo smog. Potevano scegliere rialzamenti della strada come a Musile».
Pronta la replica del Pd: «Abbiamo capito che all’aspirante sindaco per procura Forcolin, attualmente assessore al bilancio regionale, le entrate certe piacciono molto più di quelle probabili. Strilla allo scandalo quando vengono installati tru box che tutelano la sicurezza di pedoni e ciclisti e che porteranno sanzioni solo nel caso in cui gli automobilisti violino i limiti sanciti dalla legge. Ma quando si tratta di finanziare la Pedemontana, progetto faraonico e obsoleto, lanciato negli anni Novanta quando il fabbisogno di trasporti su gomma era completamente diverso da oggi, non ha alcun problema a introdurre l’addizionale Irpef. Tra l’altro, si lamenta degli autovelox a San Donà, ma non dice niente di quelli installati a Portogruaro, con la Lega, e a Venezia, con esponenti della Lega in giunta».
Giovanni Cagnassi
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