Metal detector in Corte d’Appello per la sicurezza
Sono entrati in funzione lunedì i dispositivi per la sicurezza a Palazzo Grimani, sede della Corte d’Appello penale di Venezia. Dopo aver ottenuto il benestare del tribunale e aver concluso le...
Sono entrati in funzione lunedì i dispositivi per la sicurezza a Palazzo Grimani, sede della Corte d’Appello penale di Venezia. Dopo aver ottenuto il benestare del tribunale e aver concluso le installazioni ed i collaudi, ora i metal detector sono il passaggio obbligato per chiunque varchi il portone del palazzo a Rialto e si accinga a salire verso aule, cancellerie, uffici. Il tutto nell’ambito dei protocolli di sicurezza che vedono le sedi giudiziarie tra gli obiettivi sensibili da vigilare con maggiore attenzione.
Le persone devono passare sotto al metal detector a forma di arco, mentre borse, giacche, cartelle e quant’altro vanno passati ai raggi X sotto a un metal detector del tutto simile a quelli in utilizzo negli aeroporti, alla ricerca di armi, coltelli e ogni altro oggetto che sia off limits.
Dopodiché è consentito l’accesso alla bussola e quindi al salone al piano terra del palazzo. Ad assicurare i controlli all’ingresso della Corte d’Appello penale a Palazzo Grimani, così come avviene anche nelle altre sedi del tribunale veneziano tra piazzale Roma e Rialto, sono i vigilantes di una società privata. (ru.b.)
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