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A San Donà cresce la protesta contro gli autovelox

Al via una raccolta di firme. Le opposizioni politiche: "Cereser vuole solo fare cassa". I vigili urbani: "Basta rispettare i limiti"

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura
Il contenitore per autovelox sistemato in via Jesolo a San Donà 

SAN DONA'. Raccolta di firme contro i tru-box, i 15 contenitori di autovelox installati dal Comune tra venerdì e sabato scorsi con enorme disappunto da parte della cittadinanza. Scegli Civica, la lista dell’ex vicesindaco, Oliviero Leo, e della consigliera Anna Maria Babbo, ha lanciato questa iniziativa con la raccolta di firme per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di San Donà.

Un’altra raccolta di firme è stata invece promossa in via Gondulmera, strada dissestata in cui è comparso un altro contenitore, ma i residenti chiedono che prima sia almeno sistemata la strada piena di buche e dissesti.

«Il sindaco Cereser», protesta Oliviero Leo con Anna Maria Babbo, «viaggia solo in bicicletta e non conosce i disagi di chi è al volante. Le multe sono state uno dei problemi quando ero vicesindaco e assessore e mi si chiedeva di farne di più», ricorda Leo, «anche la comandante Sellan non era d’accordo. Oltre un milione di euro di multe lo scorso anno non sono stati pochi ed evidentemente si vuole fare cassa».

La psicosi è esplosa sui social. Sono in tutto 15 i nuovi contenitori per autovelox in città. I nuovi box sono posti lungo le vie Jesolo, all’altezza del civico 29; Giorgione, altezza ingresso sud cimitero; Calvecchia, altezza intersezione con via Istria; Cirgogno, altezza intersezione con via del Centenario e altezza civico 98; Pralungo, altezza parco pubblico - capannoni fiera; via del Perer, altezza intersezione via Cortina; Carozzani, altezza civico 89 e fronte Agenzia Immobiliare Iside; Carbonera, altezza civici 35 e 44; Sabbioni, altezza civico 106; Piveran, altezza civico37/C; Argine di Mezzo, altezza civico 17; Argine San Marco, altezza box velocità già esistente; San Giorgio, altezza stadio; San Pio X, altezza civico 19; Gondulmera, altezza civico 12. I limiti variano dai 30 ai 50 chilometri orari. «Non è la soluzione giusta per la sicurezza stradale», protesta il vicegovernatore del Veneto Gianluca Forcolin, «a Musile avevamo scelto dei dissuasori più lunghi che consentono di diminuire la velocità senza danni alle auto. Con questo sistema, a San Donà si cerca davvero solo di fare cassa a spese dei cittadini».

Proteste contro l’installazione di 15 nuovi autovelox sulle direttrici della città e sui collegamenti con le frazioni sono arrivate anche da Luca Marin della Lega di Musile, che ha evidenziato «l’ennesima vessazione ai danni degli automobilisti». Ora le due raccolte di firme. Gli autovelox non saranno attivi tutti contemporaneamente. I contenitori saranno in funzione alternativamente, a sorpresa, l’invito della polizia locale agli automobilisti è quello di rispettare i limiti di velocità oraria per non incorerre nelle sanzioni. Come si fa in tutto il mondo.

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