Nuovi autovelox, i sindaci contro la Città metropolitana di Venezia
Sei nuovi apparecchi saranno installati senza il parere dei Comuni e su proposta del sindaco metropolitano Brugnaro. Introiti per un milione e mezzo, tutti all’ex Provincia. «Soldi per le strade»
di Francesco Furlan
MESTRE. È battaglia sui nuovi autovelox sulle strade ex provinciali, decisi dalla Città metropolitana senza chiedere il parere dei Comuni interessati: due già installati (a Spinea e a Marghera, sulla camionabile 81), quattro in attesa dell’autorizzazione della prefettura (a Mirano, Quarto, San Stino e Portogruaro), e uno destinato alla Riviera del Brenta, area Sud. Obiettivo dichiarato: meno incidenti, e più soldi. Nel 2017 dovrebbero portare 1,5 milioni nelle vuote casse della Città metropolitana, che incasserà il totale delle contravvenzioni.
Spinea, prima no e ora sì. I sindaci non ci stanno, e il più arrabbiato è quello di Spinea, Silvano Checchin. Pochi giorni fa sul cavalcavia di Fornase della strada camionabile ha visto spuntare il nuovo autovelox proprio nel punto in cui, anni fa, quando ancora c’era la Provincia, il Comune aveva chiesto di intervenire, per limitare la velocità. «Sono arrabbiato non solo perché la Città metropolitana si è mossa senza dirci nulla», spiega Checchin, «ma anche perché a noi avevano detto che la strada non aveva le caratteristiche tecniche e che sarebbe stato assurdo abbassare il limite a 50 km/h su una strada provinciale. E ora la strada è a 50 km/h e pure con l’autovelox. Se questo è il coinvolgimento dei Comuni da parte della Città metropolitana e del suo sindaco siamo messi male».
«Soldi per le strade». «Qualche problema di confronto con il territorio ancora c’è», dice il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello. A Mirano l’autovelox è previsto in via Cavin, al confine con Santa Maria di Sala, un tratto teatro di incidenti, anche gravi, e dove vige il limite di 50 km/h. «L’importante è che i soldi incassati vengano investiti per la viabilità del territorio, penso in particolare alla realizzazione di una rotonda con via Galilei». È la richiesta che arriva anche dal sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto. A San Stino l’autovelox è previsto sulla provinciale 59 per Caorle, tra Contarina e l’incrocio della Salute (limite 70 km/h). «Buon senso vorrebbe che dell’incasso delle multe si facesse a metà», dice Cappelletto, che ha appreso in via informale dell’installazione della telecamera, «ma visto che così non sarà, è necessario che i soldi incassati siano destinati alle manutenzione delle strade».
Sicurezza & soldi (1,5 milioni). Anche perché le previsioni parlano di entrate, per il solo 2017 - se non vi saranno ulteriori ritardi nelle autorizzazione della prefettura - di 1,5 milioni di euro. Insomma, una bella somma. Di fronte alla quale però Giorgio Babato, il delegato metropolitano alla Viabilità, spiega: «La scelta è stata fatta con l’obiettivo di prevenire gli incidenti e le corse folli, non a caso i tecnici hanno scelto le strade che, storicamente, hanno registrato il maggior numero di incidenti mortali o gravi. C’è, alla base, una scelta tecnica». Che però porterà in cassa anche un bel po’ di soldi. Sulla polemica del mancato coinvolgimento dei Comuni, Babato taglia corto: «Nel consiglio metropolitano, dove se ne è discusso, sono rappresentati tutti i territori. Se i referenti non si confrontano con i sindaci, non so che dire».
La convenzione. A gestire gli autovelox, attraverso apposita convenzione tra la Città metropolitana e il Comune di Venezia, sarà la polizia locale di Venezia, con la propria centrale operativa. A firmare la convenzione, tra oggi e domani, saranno il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, e il dirigente del settore Viabilità della Città metropolitana, Andrea Menin. Dopo la firma della convenzione e la posa dei cartelli stradali i due autovelox già installati sulla strada camionabile 81 a Spinea (Fornase) e Marghera verranno accesi. Ma c’è qualcuno che nutre alcuni dubbi - anche sulla scorta di alcune dichiarazioni del sindaco metropolitano, Luigi Brugnaro, che pubblichiamo qui sotto - sulla competenza della Città metropolitana a sanzionare gli automobilisti. «E’ il codice della strada», spiega il comandante Agostini, «a precisare che i soggetti proprietari delle strade hanno anche funzione di polizia stradale. Ma poiché la Città metropolitana non ha la struttura tecnica per gestire gli autovelox, è stata firmata la convenzione con il nostro Comune».
Strada Jesolana. Ben accetto è l’arrivo dell’autovelox a Portogruaro e Quarto dove si interverrà sulla pericolosa strada Jesolana, nel tratto compreso tra Portegrandi e Caposile. «Ben venga l’autovelox in una strada in cui lo aspettavamo da anni», spiega il sindaco di Quarto, Claudio Grosso, «dove sicuramente contribuirà a far correre meno gli automobilisti».
Autovelox a Mestre. Venerdì intanto verrà completata la posa degli autovelox comunali annunciati nei giorni scorsi: lungo via Martiri della Libertà (tra la tangenziale e San Giuliano) e via della Libertà, la strada che porta a Venezia.
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