In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Cadavere trovato nelle acque della laguna

Il corpo di una donna sui 60 anni individuato ieri da un pescatore. Difficile il lavoro di identificazione

1 minuto di lettura

MARGHERA. Il corpo di una donna di circa 60 anni è stato ripescato ieri poco dopo mezzogiorno in laguna, fra Fusina e Dogaletto di Mira. Ad accorgersene è stato un pescatore del posto che ha notato il corpo galleggiare. L’uomo si è reso conto che si trattava di una persona e a quel punto ha fatto scattare l’allarme. Immediatamente sono arrivati i soccorsi. I pompieri hanno chiamato la polizia che è intervenuta per cercare di capire cosa fosse successo. Si è subito intuito che purtroppo nulla avrebbe potuto fare il personale del Suem 118. Il corpo della donna era in acqua da diversi giorni.

Il cadavere si trovava poco distante dalle foci del Naviglio del Brenta a Fusina ed è stato ripescato dai pompieri. Portato in obitorio a Mestre, la pubblico ministero veneziana Lucia D’Alessandro ha disposto un’immediata ispezione cadaverica con l’obiettivo di identificare la vittima. Il medico legale Antonello Cirnelli ha lavorato fino a sera, analizzando in particolare le arcate dentarie, tenuto conto che le condizioni del corpo - che sarebbe in acqua da un periodo compreso tra i cinque e i dieci giorni - non hanno permesso un’identificazione veloce. La donna, poi, non aveva in tasca documenti. Qualora non dovessero emergere nemmeno nelle prossime ore elementi utili all’identificazione del cadavere, l’autopsia è già fissata per la giornata di martedì: in quell’occasione sarà possibile prelevare il dna della vittima.

In un primo tempo si era pensato che potesse trattarsi della cuoca di 52 anni di Campagna Lupia Cristina Zabeo, che lavora a Tessera, per il semplice fatto che la sua auto, una Nissan Micra, è stata trovata a Dolo all’altezza del ponte del Vaso. L’auto era chiusa, ma all’interno non c’erano né documenti, né soldi. Cristina manca da casa da quasi un mese e mezzo.

Con ogni probabilità, invece, si tratterebbe di una donna dell’Est Europa. Sul corpo a un primo esame non sono stati individuati segni di violenza. Le forze dell’ordine stanno già procedendo con le verifiche incrociate sulle segnalazioni delle persone scomparse presentate dai familiari in tempi recenti. È possibile che la donna, vestita con abiti invernali - piumino e pantaloni - sia scivolata in laguna da Punta Fusina o si sia gettata in acqua per farla finita. Sul caso sta indagando la Squadra Mobile di Venezia.

Alessandro Abbadir

I commenti dei lettori