«Bilancio, equilibrio formale e precario»
Evidenziati i problemi di liquidità e controllo delle Partecipate. No ad entrate straordinarie per finanziare spesa corrente
di Enrico Tantucci
Bilancio del Comune e delle sue società partecipate sotto il controllo della Corte dei Conti che - preoccupata per il suo equilibrio - ha inviato al Comune una serie di rilievi, invitando Ca’ Farsetti a un monitoraggio costante della sua tenuta finanziaria di cui dovrà informare ogni sei mesi con una relazione i giudici contabili.
È un problema che parte da lontano, con i primi rilievi mossi nel 2013 con l’amministrazione Orsoni, in occasione del primo sforamento del Patto di stabilità, ma che permangono tuttora - visti anche gli sforamenti degli anni successivi - così che anche la nuova giunta Brugnaro ora deve rispondere e prendere impegni precisi sul bilancio. Li illustreranno ufficialmente oggi il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore al Bilancio Michele Zuin, ma la giunta ha intanto già approvato la relazione di risposta ai rilievi della Corte.
Equilibrio precario e formale. Secondo la Corte dei Conti c’è una «situazione di precario e solo formale equilibrio del Comune di Venezia» a livello di bilancio, e la sua tenuta, i costanti problemi di liquidità e il controllo delle società partecipate sono le note più dolenti, legate inoltre al mancato rispetto del Patto di stabilità.
Di qui l’invito a un monitoraggio costante dei conti, evitando di utilizzare entrate straordinarie per finanziare la spesa corrente, come avviene in parte da molti anni con gli incassi del Casinò. Tra gli altri rilievi mossi c’è il mancato rispetto del vincolo di destinazione del 50% dei proventi al codice della strada, la contestazione per il rilascio da parte del Comune di fidejussioni superiori al limite normalmente consentito. E, ancora l’utilizzo di fondi vincolati per destinarli invece alla liquidità e l’invito al Comune ad attuare un costate ed effettivo controllo delle società partecipate alla luce delle perdite registrate da alcune di esse già nel 2013.
Per quanto riguarda il personale, infine, partendo dall’accertamento di assunzioni che il Comune fece nel 2013 pur consapevole che avrebbe quell’anno sforato il Patto di stabilità, l’invito della Corte è di prestare adeguata attenzione ai vincoli in materia di personale.
La risposta della giunta. Il Comune, nella sua relazione di risposta, si mette in sintonia con i rilievi della Corte dei Conti. Già nel 2016, e così sarà quest’anno, non saranno utilizzate entrate straordinarie - compresi gli oneri di urbanizzazione - per finanziare le spese correnti. Ma si intende evitare anche in futuro di utilizzare entrate straordinarie, per migliorare così il bilancio e far crescere la spesa per gli investimenti. La giunta Brugnaro inoltre “promette” di utilizzare i tagli di spesa corrente per incrementare il fondo di riserva, per migliorare così la liquidità dell’ente, utilizzando anche i ribassi d’asta delle opere pubbliche per incrementare l’avanzo di Amministrazione.
I problemi di liquidità. Anche su fidejussioni e utilizzo dei proventi delle multe stradali il Comune promette rigore, mentre i problemi di sforamento del Patto di stabilità - che tra l’altro non è più tra i vincoli di finanza pubblica - sembrano alle spalle. Resta, molto serio, il problema della carenza di liquidità che costringe ogni anno Ca’ Farsetti a ricorrere a imponenti anticipazioni bancarie per le proprie spese, con il conseguente aggravio di interessi. Il deficit di cassa anche negli ultimi due anni è stato di 62 milioni di euro. Per migliorare le cose si punta ad anticipare i versamenti fiscali dovuti al Comune, come si è già cominciato a fare con le scadenze della Tari, la tassa sui rifiuti, anticipata di un mese. Ma si punta anche ad anticipare i termini di versamento per la quota comunale sui biglietti Actv, per le multe per divieto di sosta, per gli incassi da Ztl, puntando così quest’anno a ridurre il deficit di liquidità di cassa a 40 milioni.
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