Commosso addio al pittore Locatelli
Ci sono i parenti, commossi in prima fila, e gli amici di sempre, quelli con i quali amava bere “un'ombra” e fare due chiacchiere sulla città, sulla politica, sull'arte. Ci sono giovani artisti, come...

Ci sono i parenti, commossi in prima fila, e gli amici di sempre, quelli con i quali amava bere “un'ombra” e fare due chiacchiere sulla città, sulla politica, sull'arte. Ci sono giovani artisti, come Valentina Bellato, writer di grande talento che, grazie a lui, ha realizzato la sua prima personale in Calle Legrenzi e ha creato uno splendido murales (ancora presente) in via Brenta Vecchia e poi alcuni amministratori, come l'assessore Renato Boraso e l'ex presidente di Municipalità Massimo Venturini, coinvolti dal pittore in alcune iniziative cittadine. L'ultimo saluto al “Maestro” Germano Locatelli (in foto), 67 anni, scomparso qualche giorno fa a causa di una grave malattia, si consuma nella chiesa della Resurrezione di Marghera davanti a un centinaio di persone. Un addio intimo, in punta dei piedi, durante il quale deve intervenire anche l'ambulanza per il malore di un partecipante.
Un saluto caloroso per un uomo “dal cuore grande”, ironico e volutamente burbero, come sono spesso gli artisti, che inseguiva il sogno di portare l'arte a Mestre. Per questo aveva organizzato molte esposizioni, soprattutto in Corte Legrenzi, con il suo studio d'arte G&B. Qui, oltre ai quadri di pittori conosciuti, aveva esaltato il ruolo dei writers, ospitando anche alcuni big della street art come l'americano Fernando Carlo, alias Cope2. Ma Germano Locatelli, oltre a essere un instancabile organizzatore di mostre, per le quali cercava di coinvolgere sempre l'amministrazione comunale, era soprattutto un grande artista, come ricorda la stessa Valentina Bellato in una lettera commovente dedicata al “maestro” che l'ha lanciata. (g.cod.)
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