PORTOGRUARO. Operazione antidroga dei carabinieri: arrestato un 33 anni che si serviva della bicicletta per muoversi meglio in centro e avvicinare gli studenti.

I militari dell’Arma hanno poi denunciato, per detenzione illegale di droga, un uomo di 52 anni di Concordia e hanno segnalato alla prefettura di Venezia un giovane di Portogruaro per uso personale di stupefacente.

L’evento più rilevante, senza dubbio, è stato quello legato all’arresto del 33enne G.N., originario di Arzignano, in provincia di Vicenza, ma residente nella città del Lemene da molto tempo, di professione cameriere. Non ha la patente di guida e per spacciare anche nelle zone a traffico limitato si serviva di una vecchia bicicletta. L’operazione antidroga si è conclusa sabato mattina, quando è scatta la trappola dove è caduto il 33enne di Portogruaro. Al lavoro da alcuni giorni c’erano i carabinieri della Stazione di Portogruaro e i loro colleghi dell’aliquota Radiomobile.

Il trentenne è stato notato mentre si muoveva in sella alla sua bici lungo via Stadio, una strada frequentata dagli studenti quando si incamminano, provenendo dai licei, in direzione della cittadella sportiva per frequentare le due ore di educazione fisica nella palestra Pier Giovanni Mecchia. Il 33enne ha subito mostrato evidenti segni di nervosismo dopo l’alt impostogli dai militari. La perquisizione domiciliare, dopo quella personale eseguita sul posto, ha permesso ai militari di scoprire la droga in un pacchetto di sigarette. Alla fine sono stati sequestrati 13 grammi di eroina.

Dopo le formalità di rito nella caserma di via Castion, il 33enne originario del vicentino è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

A Concordia invece è stato denunciato un 52enne del posto per il possesso di 6 grammi di droga, anche in questo caso eroina. L’accusa mossagli è di detenzione illecita di sostanza stupefacente. L’uomo è già conosciuto alle forze dell’ordine. Infine un giovane portogruarese è stato trovato in possesso di 2 grammi di marjiuana. È stato segnalato alla Prefettura per uso personale di droga.

È stato infatti dimostrato dai carabinieri che il quantitativo di stupefacente non doveva essere ceduto a terzi.

Rosario Padovano

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