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Ristoratore muore per malore a 34 anni

Nicola Moretto trovato esanime nell’auto. Gestiva con la moglie il ristopub Divinus dopo una carriera con gli Orfei

di Giovanni Monforte
1 minuto di lettura

MEOLO. A lanciare l’allarme è stato un passante, che ha notato l’auto, una Fiat Doblò, ferma a bordo strada e al suo interno un uomo che non dava segni di vita.

Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, purtroppo non c’è stato nulla da fare per Nicola Moretto, 34 anni, gestore del ristopub Divinus di via Tiepolo, a Meolo.

Una tragedia che ha scosso due comunità: quella di Meolo, dove Nicola era molto amato e dove si era trasferito con la moglie, e quella di San Donà, città d’origine della famiglia Moretto insieme a Noventa. Ed è a San Donà, nella zona di via Kennedy, che si è consumata la tragedia.

Sono da poco passate le 21 di domenica sera, quando un passante nota una Fiat Doblò ferma a bordo strada con, a quanto sembra, i fari ancora accesi. All’interno un uomo che non sembrava dare segnali di vita, all’apparenza già esamine. Subito viene lanciato l’allarme e sul posto accorrono una pattuglia dei carabinieri e l’ambulanza del Suem 118. Ma per Nicola Moretto, purtroppo, non c’era più nulla da fare. A far luce sulle cause del decesso potrebbe essere l’autopsia: disposta dal pubblico ministero, si dovrebbe tenere già domani. Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Escluse cause terze o il coinvolgimento di altre persone.

L’ipotesi più probabile è che Nicola Moretto possa essere rimasto vittima di un infarto o di un malore improvviso. Sembra che in passato avesse avuto già qualche problema di salute. Sandonatese doc, Nicola Moretto aveva viaggiato molto in passato. Da sempre i Moretto sono stati impegnati nel mondo della ristorazione.

Per una ventina d’anni papà Sandro e la sua famiglia hanno lavorato, nell’ambito della ristorazione, al seguito del celebre circo di Moira Orfei, in particolare gestendo il bar all’incirca fino al 2013. Nicola aveva deciso di seguire le orme del padre nel campo della ristorazione. Sposato con Lilia, una ragazza di origini russe, Nicola Moretto aveva condotto dapprima una piccola attività a Meolo e poi, sempre in paese, da circa tre anni aveva rilevato in affitto la gestione del ristopub Divinus, che seguiva con la moglie e i familiari. Un locale molto frequentato, vicino allo stadio e al centro. Da pochissimo tempo la coppia si era anche trasferita a vivere in paese.

Chi lo ha conosciuto, lo ricorda come un ragazzo pieno di vita, simpatico, soprattutto buono e generoso, pronto ad aiutare chiunque. A Meolo era molto apprezzato. Si era subito introdotto nel tessuto sociale del paese, sempre pronto a collaborare con gli altri commercianti o a dare una mano alle iniziative del Calcio Meolo. Adesso tutti attendono di conoscere la data dei funerali.

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