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Con il 2017 arriva il gelo: già in azione i mezzi spargisale

Temperature in picchiata in tutto il Veneziano: minime molto più basse qui che in montagna. E l'umidità fa peggio. Protezione civile e polizia minucipale fanno partire in anticipo il piano anti ghiaccio

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VENEZIA. Con il 2017 il Veneto sta per conoscere la parte più rigida dell’inverno. Già sabato 31 il Veneziano si è svegliato sotto uno strato di brina stamane, con temperature scese in picchiata nella notte e un clima che per la prima volta nella stagione ha assunto i connotati dell'inverno.
 Non così in montagna, dove l'alta pressione continua a mantenere sole e cielo azzurro, ma anche l'inversione termica, così che i termometri segnano valori in alta quota più alti delle stazioni di pianura.
 Nelle città la minima più bassa stata registrata a Verona, -6 gradi, stesso valore di Belluno, -4 a Padova e Treviso, -3 a Vicenza, -2 a Venezia. Terreni e tetti coperti dalla brina, mentre nelle campagne i fossati più piccoli si sono gelati.
Temperature che resteranno su tali valori anche nei prossimi giorni.
I valori più rigidi si sono avuti nelle valli dell'area dolomitica, con i -10 di Santo Stefano di Cadore (900 metri d'altitudine) e i -8 di Auronzo. Solo 1 grado sotto zero a Cortina, mentre la più alta stazione del monte Faloria ha registrato 0, e agli oltre 3.000 metri della Marmolada la temperatura si mantenuta sui -6.
 
Da notare che a Venezia, Mestre, Chioggia, Mira, Spinea, Mirano, Noale, San Donà, Portogruaro, Caorle e Jesolo l’alta percentuale di umidità rende ancora più rigide le temperature percepite.
Proprio per scongiurare incidenti il Comune ha deciso di prevenire la formazione di ghiaccio.
La polizia municipale e la protezione civile del Comune comunicano infatti che, visto il perdurare delle condizione meteo, con temperature notturne sotto lo zero, anche nella nottata dell’ultimo dell’anno entreranno in azione i mezzi spargisale.
 
I mezzi opereranno nei punti più critici del sistema stradale comunale, come i sovrappassi, i sottopassi e le rotatorie della terraferma, del Lido e di Pellestrina, per prevenire la possibile formazione di ghiaccio.
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