In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

«Non dobbiamo giudicare, ma amare»

Fossò. In 1.500 ieri ai funerali di Gianluca Cacco, il benzinaio di 43 anni che si è fatto saltare per aria nel suo distributore

di Alessandro Abbadir
1 minuto di lettura

C’erano oltre 1.500 persone ieri pomeriggio nella chiesa di San Bartolomeo a Fossò, per dare l’addio a Gianluca Cacco, il benzinaio di 43 anni morto nell’esplosione del locale-cassa, nel suo distributore Eni lunedì scorso in via Pava, la strada provinciale che collega Fossò a Vigonovo. L’esplosione, è stata causata dalla volontà di farla finita dell’uomo, che soffriva di depressione per problemi famigliari.

Il parroco del paese, don Claudio, ha avuto parole di estremo affetto e comprensione per la vicenda, invitando tutti a non giudicare comportamenti che a prima vista paiono inaccettabili e inspiegabili. «Gianluca era una persona generosa, gentile e onesta», ha detto don Claudio nell’omelia, «una volta mi ha addirittura rincorso restituendomi 50 euro per il malfunzionamento del suo distributore automatico». Era una figura conosciutissima a Fossò, anche per questo e per le sue grandi caratteristiche umane, in tantissimi sono arrivati a dargli ieri pomeriggio l’ultimo saluto.

Il parroco si è poi soffermato sulla sofferenza della famiglia, in questo momento terribile: «Siamo tutti vicini ai figli piccoli e alla moglie, in questo momento di grande dolore. Capiamo i sensi di colpa di tutti e le domande che ci si pongono in questi casi, ma sono domande che non possono avere una risposta». Infine un’immagine: «Gianluca da lassù continuerà a fare il pieno, in armonia con Dio».

Messaggi commossi in ricordo di Gianluca sono stati letti anche dagli amici e da alcuni dipendenti.

Gianluca Cacco risiedeva con la moglie Linda Troldi e i figli di un anno e mezzo e 3 anni in via Fogarine al civico 73 a Fossò. Prima di fare il benzinaio aveva fatto il vigile del fuoco volontario e poi l’operaio edile. Alla fine aveva deciso di continuare l’attività del padre insieme alla moglie. Un’attività che gestiva al 50% con la consorte. Il distributore di benzina continuerà ad essere gestito dalla moglie e ha già riaperto i battenti dopo quello che è successo.

In questi giorni i famigliari hanno ricevuto numerose visite e messaggi di cordoglio. In chiesa erano presenti in forma privata anche il sindaco Federica Boscaro ed esponenti dell’amministrazione comunale. Oltre alla moglie e ai figli, il benzinaio lascia il padre Giampaolo, la mamma Clara, le sorelle Elisabetta e Antonella e quattro nipoti.

Dopo l’estremo saluto è stato sepolto nel cimitero del paese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori