«Ciao Tommy, tu non morirai mai»
Annone. La straziante cerimonia d’addio al piccolo di 10 anni morto in un incidente stradale: tantissimi i bambini
di Claudia Stefani
ANNONE VENETO. Tantissimi bambini hanno accompagnato Tommaso Candiotto nel suo ultimo viaggio terreno nella vecchia chiesa parrocchiale di Annone Veneto. Impossibile trattenere le lacrime davanti a una vita di soli 10 anni stroncata in modo così improvviso e tragico e a una famiglia piegata da un dolore straziante.
«Consolaci Signore»: con queste due parole, che racchiudono il sentimento delle centinaia e centinaia di persone che hanno partecipato all’ultimo saluto, il parroco don Giovanni Odorico, visibilmente commosso, ha dato avvio alla cerimonia funebre. La comunità di Annone si è fermata per rispetto di Tommaso e dei suoi famigliari: i negozi hanno aperto solo al termine dei funerali, mentre le scuole hanno chiuso prima per poter permettere a bambini e insegnanti di parteciparvi.
«Siamo in tanti qui oggi a dirti grazie Signore per averci fatto conoscere Tommaso», ha esordito don Giovanni nell’omelia, «Tommaso partecipava alle attività in oratorio, al Grest estivo, al pedibus e giocava a calcio nel ruolo di portiere. Anche noi come gli abitanti di Naim del brano del Vangelo, stiamo portando alla tomba un ragazzo e ci stiamo stringendo intorno ai suoi famigliari. Anche qui regna il silenzio, interrotto solo da pianti, e forse ora non abbiamo neanche più lacrime.Tu Signore ci vieni incontro e hai compassione di noi». Il parroco ha sottolineato: «Il Signore non ci chiede cosa è successo, quali sono state le cause. Sa bene che sono domande senza risposta. Ci ordina di non piangere. Ma scherza? Piangere è l’unica cosa che riusciamo a fare. E il Signore piange con noi e a noi piace che il nostro Signore soffra con noi. Eppure anche da Gesù stesso che piange arriva l’ordine di non piangere. Gesù si avvicina e tocca la barella. Il corteo funebre si ferma: il morto si alza e ricomincia a parlare. La morte non ha alcun potere su Tommaso, né su nessuno di noi. Il Signore sconfigge la morte e dimostra che la vita è più forte della morte: questa è la certezza della fede».
In chiusura della triste cerimonia, i famigliari e i compagni di scuola con le insegnanti hanno voluto ricordare Tommy. I famigliari hanno sottolineato «il sorriso disarmante e gli occhi da furbo di Tommaso, un’esplosione di vita che ora non c’è più. Se è vero che le persone vivono nei ricordi, Tommaso non morirà mai. Tommy dacci la forza di andare avanti e dalle stelle grida più forte che puoi così ti sentiremo». I compagni della 5B hanno realizzato un cartellone con un cuore rosso con la foto di Tommaso al centro. «Lunedì è stato difficile tornare in classe», hanno detto compagni e maestre, «la tua comicità, le tue risate e anche le tue marachelle: sono molti i ricordi che ci parlano di te. Tu eri il più generoso di tutti noi: prestavi volentieri il tuo materiale scolastico e dividevi allegramente la merenda. Abbiamo decorato un grande cuore rosso con gli stickers dei Minions che ci avevi donato e lo abbiamo sistemato sul tuo banco, dove ci sono ancora i tuoi quaderni, così ci sembra che tu sia ancora in classe con noi». Tommy ha lasciato la mamma Annalisa Antonini, il papà Fabio Candiotto, la sorella Dayana, i nonni e gli zii.
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