Comune sbarrato ai precari: blocco e sfondamento a Venezia
Assente il sindaco Brugnaro la seduta del Consiglio comunale sul bilancio è stata sospesa
Enrico Tantucci
VENEZIA. Giù la saracinesca nei confronti dei precari del Comune. La Giunta non solo si prepara a licenziarne 119 entro fine anno - non rinnovando loro il contratto - ma non concede a loro e ai sindacati e alle Rsu che li rappresentano neppure il diritto di parola in Consiglio comunale.
La protesta e lo sfondamento in Comune
Dopo l’assemblea dei dipendenti tenutasi martedì mattina al teatro Malibran oltre un centinaio di lavoratori con i rappresentanti sindacali si è spostata verso Ca’ Farsetti per assistere appunto al Consiglio comunale dove si discuteva del bilancio di previsione 2017.
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Assente il sindaco Luigi Brugnaro - che in questi giorni molto ha polemizzato sull’«assenteismo» - restavano però le ferree disposizioni già impartite ai vigili urbani che hanno sbarrato le porte di Ca’ Farsetti, impedendo ai comunali e ai sindacati di salire.
Alla fine la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano ha accettato di far salire in sala una delegazione, ma il difficile “filtraggio” alla porta, ha fatto poi sì che la situazione si precipitasse, con lo sfondamento del cordone di vigili e una concitata resistenza sulle scale, con lo svenimento di una donna.
Quando i precari e i sindacati sono arrivati nell’aula di Ca’ Farsetti - verso l’una e un quarto - la Damiano ha subito decretato una sospensione della seduta. È seguita una riunione dei capigruppo dei partiti che siedono in Consiglio comunale che però non ha prodotto nulla.
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