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Scoperta banda di studenti spacciatori

Caorle. Al vertice un diciottenne, gli altri minori. Sono ragazzi del posto, si indaga per capire chi erano i rifornitori

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CAORLE. Incubo droga in città. Ieri è emerso un episodio allarmante che coinvolge in un giro di spaccio cinque giovanissimi studenti del posto.

Uno studente di 18 anni, residente nella località balneare, è stato infatti denunciato a piede libero dalla Procura della Repubblica di Pordenone, con la pesante accusa di aver creato un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella grave vicenda sono coinvolti almeno quattro minorenni di età compresa tra i 14 e i 16 anni. I cinque soggetti, indagati a vario titolo, sono tutti italiani e di buona famiglia. Solo il più grande è stato deferito all’autorità giudiziaria, mentre per gli altri, tutti minori, scatterà sicuramente la segnalazione alla Prefettura di Venezia che adotterà i provvedimenti necessari a loro carico.

I carabinieri della stazione di Caorle hanno scoperto una vera e propria “catena di montaggio” che vede al vertice l’unico maggiorenne di questo piccolo sodalizio che riforniva la località di marjiuana. Allarga le braccia l’assessore Giuseppe Boato, ben consapevole che già in passato larghe fette di giovani in città hanno fatto uso di stupefacenti: «Sono notizie che lasciano l’amaro in bocca» ha riferito l’esponente della maggioranza «i carabinieri stanno facendo un ottimo lavoro per portare alla luce questo problema».

I militari dell’Arma di Caorle avevano avviato un’attività investigativa poco tempo fa, per capire chi riforniva la città di hashish. In realtà si è scoperto un altro giro di “droghe leggere”, nel caso specifico un giro di marjiuana. Secondo quanto sono riusciti a scoprire gli investigatori dopo varie settimane di intense ricerche, al vertice dell’attività ci sarebbe lo studente di 18 anni. Il ragazzo ogni giorno si sposta infatti in autobus per raggiungere la scuola che frequenta nel Veneto orientale, per poi fare ritorno nel pomeriggio. Il maggiorenne ha coinvolto nel giro di droga due minorenni che, a loro volta, hanno rifornito di marjiuana altri due adolescenti. L’attività di monitoraggio eseguita dai militari dell’Arma ha permesso di scoprire come veniva alimentato il giro. Si sospetta che i giovanissimi coinvolti possano essere molti di più. Le indagini però non finiscono qui. Chi riforniva il ragazzo della droga? Per rispondere a questa domanda sono state allertate le stazioni dei carabinieri di altre città, come San Donà e Portogruaro. Dietro il rifornimento potrebbe nascondersi un’entità criminale ancora più importante.

Rosario Padovano

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