CAVARZERE. Prove tecniche di integrazione tra la casa di riposo di Adria e quella di Cavarzere.
I consigli di amministrazione delle due strutture si sono incontrati giovedì sera e hanno concordato sulla prospettiva di «un’ipotesi di convenzionamento, in tempi rapidissimi, tra i due enti, che condurrà alla creazione di una tecno struttura finalizzata alla riduzione dei costi amministrativi, al potenziamento delle risorse umane, alla loro valorizzazione ed alla specializzazione delle stesse», come afferma una nota sottoscritta da tutti i componenti dei due cda.
In parole povere si tenta di mettere insieme le rispettive dotazioni di personale per conseguire delle economie di scala, anche a fronte della prospettiva che la Regione prossimamente (la legge regionale è in discussione, ma non ancora approvata) riconosca solo le strutture con almeno 120 posti letto. Cavarzere ne ha una sessantina che diventeranno 90 dopo la costruzione del nuovo padiglione residenziale, ma Adria ne ha 220. Evidente, quindi, il vantaggio, per Cavarzere, del futuro accordo. Adria, invece, ci guadagnerà «il taglio netto delle spese per la figura del dirigente»: quello attuale, infatti, andrà in pensione a fine anno e sarà sostituito, si intuisce, dal dirigente dell’Ipab di Cavarzere. Decisione repentina, pare, dato che solo in ottobre il cda di Adria aveva formalizzato l’avviso pubblico per la ricerca di un nuovo dirigente. (d.deg.)